Mobilità part time

Si ritiene che anche i dipendenti in regime di part time, che manifesteranno la disponibilità alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno, potranno partecipare alla procedura di mobilità.

1. Tuttavia dovrà precisarsi che deve trattarsi di dipendenti part time, il cui contratto di lavoro era sorto originariamente a tempo pieno (e successivamente trasformato a tempo parziale).

Infatti, come noto, la mobilità tra amministrazioni è neutra e non determina budget assunzionale da poter utilizzare per future sostituzioni. Poiché l’incremento della prestazione lavorativa da part time a tempo pieno equivale a nuova assunzione (da calcolarsi come differenziale tra il tempo pieno e il tempo parziale – cfr. Corte Conti Abruzzo 12/2017), è evidente che, se l’ente istante non possiede budget assunzionale, dovrà porre la limitazione di cui al precedente punto 1.

Nell’ipotesi in cui l’ente avesse budget assunzionale e volesse destinarlo all’incremento delle ore del part time (che non era stato assunto originariamente nell’ente di provenienza a tempo pieno), dovrà decurtare il relativo differenziale dal proprio plafond.

Dott. Fabio Venanzi 09/10/2018