Stabilizzazione professionisti al sud assunti da Agenzia per coesione, a supporto enti locali per 36 mesi
Risposta del Dott. Matteo Barbero
Approfondimento di Matteo Barbero
Servizi Comunali Bilancio preventivoApprofondimento di Matteo Barbero
Rebus bilanci per gli enti locali
Matteo Barbero
Rebus bilanci per gli enti locali. Le amministrazioni si apprestano a mettere mano al nuovo preventivo, che dovrebbe essere approvato in giunta e presentato al consiglio entro il prossimo 15 novembre, unitamente alla eventuale nota di aggiornamento al Dup. Ma molte sono le incognite, specialmente su fronte delle entrate, la cui quantificazione, peraltro, condiziona ovviamente le spese future che non siamo già state impegnate (e per le quali, quindi, è già stata verificata la copertura finanziaria).
Il principale punto interrogativo riguarda l’efficacia degli eventuali aumenti già deliberati o da deliberare rispetto ai tributi, vista l’incertezza che tuttora regna sulla eventuale riproposizione del “blocco” introdotto dalla legge di stabilità 2016 e successivamente esteso fino al 2018. Il Governo, pare intenzionato a reintrodurre la possibilità di agire al rialzo (si veda ItaliaOggi del 25 ottobre 2018), ma non è ancora una decisione definitiva. Per ora, quindi, le proiezioni sul pluriennale che incorporino il maggiore gettito atteso dalle manovre già varate nei mesi scorsi con decorrenza dal 1° gennaio 2019 o previste per i prossimi mesi attraverso aumenti di aliquote o istituzione di nuovi prelievi vanno prudenzialmente considerate in termini meramente programmatici. Ciò anche alla luce di quanto contenuto nella Nota di aggiornamento del Def appena presentata dal Governo: in tale documento, ovviamente, non si chiarisce se il blocco verrà o meno confermato, ma si pone l’accento sulla necessità di proseguire nell’azione di contenimento della pressione fiscale. Per cui, considerata anche l’imminente scadenza elettorale che interesserà numerosi comuni, riteniamo probabile una conferma del divieto di agire in aumento sui tributi. In un simile contesto, è pienamente legittimo incorporare gli aumenti nelle previsioni, salvo costruirsi un “piano B” nell'ipotesi in cui il blocco venisse nuovamente ribadito. Ricordiamo, comunque, che quest’ultimo non è stato finora applicato alla Tari ed all’imposta di soggiorno.
Per le entrate in autoliquidazione, le previsioni devono basarsi sugli effettivi incassi realizzati negli esercizi precedenti. L’addizionale comunale all’Irpef può essere accertata per cassa, in questo caso lo stanziamento prenderà a riferimento le riscossioni degli anni precedenti, registrate sia in conto competenza che in conto residui oppure sarà pari, al massimo, all’importo accertato nel penultimo anno purché non superiore ai rispettivi incassi registrati in c/competenza e in c/residui. Ad esempio, nel 2019 le entrate per l’addizionale comunale Irpef sono accertate per un importo pari agli accertamenti del 2017 incassati in c/competenza nel 2017 e in c/residui nel 2018).
Per le entrate riscosse mediante ruolo o lista di carico, la previsione deve tenere conto delle somme esigibili entro la scadenza per l’approvazione del rendiconto di ciascun anno: per cui, ad esempio, per il 2019, valgono le somme in scadenza entro il 30 aprile 2020.
Discorso più complesso per il fondo di solidarietà: salvo modifiche dell’ultima ora, ai fini del riparto avranno un peso crescente dovrà essere attribuito agli indicatori di capacità fiscale e fabbisogni standard, la cui rilevanza salirà alla 60% rispetto al 45% del 2018. Ciò potrebbe determinare una forte redistribuzione delle risorse, che però potrebbe essere in parte attenuata da accordi politici, come sempre accaduto negli passati. Al momento, quindi, l’unica certezza sono le assegnazioni storiche, il cui ribaltamento sugli anni successivi deve comunque essere operato cum grano salis.
Più incerta ancora la questione del rifinanziamento del c.d. fondo Imu-Tasi. Tale misura, sebbene ormai da diversi anni consolidata, è rimessa alla manovra annuale, per cui al momento non è consentito prevedere un’entrata a questo titolo spendibile.
Segnaliamo, infine, la conferma dei contributi compensativi dei minori gettiti per i provvedimenti di defiscalizzazione introdotti negli anni passati (“imbullonati”, “beni merce” Imu agricola ecc.).
26 ottobre 2018
Risposta del Dott. Matteo Barbero
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