Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Riparto fondo di solidarietà comunale e redazione del bilancio di previsione 2019-2021
Servizi Comunali Bilancio preventivoApprofondimento di Matteo Barbero
Riparto fondo di solidarietà comunale e redazione del bilancio di previsione 2019-2021
Matteo Barbero
Il tardivo riparto del fondo di solidarietà comunale ostacola i comuni nella redazione del bilancio di previsione 2019-2021. Sul tema, è in corso una trattativa fra Governo e sindaci, ma nel frattempo gli uffici finanziari possono provare a stimare la nuova assegnazione.
Il fsc vale circa 6 miliardi, che ai fini della distribuzioni sono suddivisi in due quote: la prima (a carico dello Stato) serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte dalla legge di stabilità 2016, mentre la seconda (alimentata dagli stessi comuni con una quota dell’Imu) viene distribuita seconda una logica di “perequazione”. Mentre nelle isole, quest’ultima guarda solo alla spesa storica, nelle altre regioni ordinarie (le speciali del Nord sono fuori dal meccanismo) viene attribuito un peso ogni anno crescente alla componente “federalista” basata sul differenziale fra capacità fiscali e fabbisogni standard.
In assenza di correttivi, tale parametro vedrebbe crescere il suo peso dal 45% del 2018 al 60% nel 2019. Ciò porterebbe ad una redistribuzione piuttosto accentuata, con enti che ci guadagnano e altri che ci perdono. L’Anci, quindi, ha chiesto di confermare i numeri del 2018 e, sebbene ciò richieda una modifica normativa, questa (come già accaduto più volte) potrebbe anche arrivare ex post a confermare la decisione assunta in via amministrativa.
In attesa che si trovi una quadra, come regolarsi per costruire il bilancio di previsione?
A nostro avviso, è possibile operare una stima della nuova assegnazione partendo dai dati del fsc 2018 disponibili sul portale della finanza locale.
A tal fine, possiamo considerare alcuni punti fermi:
1) la quota di alimentazione (trattenuta sull’Imu e riportata nella voce A1) non varierà;
2) nemmeno dovrebbe variare la c.d. quota “compensativa” (voce C5).
A variare potrebbe essere (salvo che non sia accolta la richiesta dell’Anci), la quota “perequativa” (voce B14), proprio per effetto del maggior peso assegnato a capacità fiscali e fabbisogni standard rispetto alla spesa storica.
Per approssimare il possibile “delta”, positivo o negativo, derivante dalle nuove regole, possiamo considerare le voci B7 (ossia l’importo teorico basato sulla spesa storica), B8 (ossia l’importo effettivamente assegnato in base alla spesa storica), B9 (ossia la somma trattenuta per alimentare la perequazione bastata su capacità fiscali e fabbisogni standard) e B10 (ossia la somma restituita a titolo perequativo).
Il peso di B9 dovrebbe scendere dal 55% al 40%.
Il differenziale fra B9 e B10 (che mostra se l’ente ci guadagna o meno dalla perequazione) si allargherà in funzione del maggior peso assegnato a capacità fiscali e fabbisogni standard (60% e non più 45%).
Riproporzionando i numeri, possiamo simulare come il fsc 2019 potrebbe variare sul 2018.
Nella tabella abbiamo riportato due esempi di comuni reali, uno (il Comune di Torino) che potrebbe guadagnarci, l’altro (il Comune di Napoli) che rischia di perderci.
Ovviamente, come sempre, i dati vanno presi con le molle perché molte sono le altre variabili in gioco, oltre alla richiesta di Anci che lascerebbe tutto immutato. Quindi, gli enti che dovessero ricavare dalla simulazione un incremento del fondo dovrebbero consideralo una mera proiezione previsionale.
Una possibile simulazione
|
Torino |
Napoli |
||
|
2018 |
2019 |
2018 |
2019 |
B7 |
56.897.858,37 euro |
56.897.858,37 euro |
303.746.596,29 euro |
303.746.596,29 euro |
B8 |
31.293.822,10 euro |
22.759.143,35 euro |
167.060.627,96 euro |
121.498.638,52 euro |
B9 |
25.604.036,27 euro |
34.138.715,02 euro |
136.685.968,33 euro |
182.247.957,77 euro |
B10 |
27.773.495,65 euro |
37.031.327,53 euro |
100.105.769,88 euro |
133.474.359,84 euro |
B11 |
59.067.317,76 euro |
59.790.470,88 euro |
267.166.397,84 euro |
254.972.998,36 euro |
Variazione (2019-2018) |
+723.153,13 euro |
-12.193.399,48 |
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