Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
CED e taser per le polizie locali
Servizi Comunali Attività di controllo Attività di controlloApprofondimento di Marco Massavelli
CED E TASER PER LE POLIZIE LOCALI
Marco Massavelli
Il Decreto Sicurezza ha interessato anche le Polizie Locali almeno sotto due aspetti di particolare rilievo, ai fini di un miglior presidio del territorio di competenza.
Da un lato consente anche agli agenti municipali di poter accedere al CED interforze, con alcune particolarità.
Dall’altro viene data la possibilità agli operatori di polizia municipale di poter essere dotati di armi ad impulsi elettrici (c.d. Taser), a determinate condizioni.
Per quanto concerne l’accesso al CED interforze, l’articolo 18, decreto legge n. 113/2018, convertito con legge n. 132/2018, stabilisce, che il personale dei Corpi e servizi di polizia municipale quando procede al controllo ed all'identificazione delle persone possa accedere, in deroga alla legge n. 121/1981, al CED interforze a al fine di verificare eventuali provvedimenti di ricerca o di rintraccio esistenti nei confronti delle persone controllate.
La norma, però, riguarda, solo i Comuni con popolazione superiore ai centomila abitanti. Inoltre, gli operatori che saranno abilitati all’accesso al CED devono essere in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza, a norma dell’articolo 5, legge n. 65/86.
Il Decreto Sicurezza però apre la possibilità di abilitare operatori di altri Comuni, a partire dal 2019: infatti, la disposizione di applicherà progressivamente anche agli altri Comuni capoluogo di provincia, e solo con decreto del Ministero dell’Interno saranno successivamente determinati i parametri connessi alla classe demografica, al rapporto numerico tra il personale della polizia municipale assunto a tempo indeterminato e il numero di abitanti residenti, al numero delle infrazioni alle norme sulla sicurezza stradale rilevate nello svolgimento delle funzioni di polizia stradale, in relazione ai quali l’accesso al CED sarà consentito anche agli operatori di polizia municipale di Comuni diversi da quelli già autorizzati.
Le modalità di collegamento al CED e i relativi standard di sicurezza, nonche' il numero degli operatori di polizia municipale che ciascun comune può abilitare alla consultazione dei dati saranno definiti con apposito decreto del Ministero dell’interno, da emanarsi entro marzo 2019, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.
Per quanto riguarda, invece, il Taser, la sperimentazione di sei mesi riguarda i comuni capoluogo di provincia, nonche' quelli con popolazione superiore ai centomila abitanti che, previa regolamentazione locale che dovrà definire le modalità della sperimentazione che deve essere effettuata previo un periodo di adeguato addestramento del personale interessato, potranno dotare di armi comuni ad impulso elettrico, quale dotazione di reparto, non più di due unità di personale, munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, individuato fra gli appartenenti ai dipendenti Corpi e Servizi di polizia locale.
Con decreto del Ministro dell'Interno saranno determinati i parametri connessi alle caratteristiche
socioeconomiche, alla classe demografica, all'afflusso turistico e agli indici di delittuosità, in relazione ai quali il Taser potrà essere fornito agli agenti delle polizie municipali di Comuni diversi.
Al termine del periodo di sperimentazione, i comuni, con proprio regolamento, potranno deliberare di assegnare in dotazione effettiva di reparto l'arma comune ad impulsi elettrici positivamente sperimentata.
7 dicembre 2018
ANCI – 29 maggio 2025
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini e da Gioele Dilevrano
IFEL – 11 marzo 2024
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