La Corte di GIustizia UE è richiesto un chiarimento in merito aull'autonomia dei comuni nell’affidamento ad una centrale di committenza a due soli modelli organizzativi

MASSIMA

Con la sentenza n. 68 del 3 gennaio 2019, il Consiglio di stato ha richiesto alla Corte di GIustizia UE un parere in merito all'autonomia dei comuni nell’affidamento ad una centrale di committenza a due soli modelli organizzativi, in quanto come analizzato dal Consiglio di stato la scelta di ricorrere ad un modello organizzativo che esclude la partecipazione di soggetti privati, quale il consorzio di comuni di cui all’art. 31 del Testo unico degli enti locali, può apparire in contrasto con i principi euro-unitari di libera circolazione dei servizi e di massima apertura alla concorrenza, limitando ai soli soggetti pubblici italiani, tassativamente individuati, l’esercizio di una prestazione di servizi qualificabile come attività di impresa e che, in questa prospettiva, potrebbe meglio essere svolta in regime di libera concorrenza nel mercato interno. Inoltre La scelta di limitare l’ambito di operatività delle centrali di committenza che operano per i piccoli comuni al territorio comunale sembra, anch’essa, in contrasto con il principio di libera circolazione dei servizi e il principio di massima apertura alla concorrenza, poiché istituisce zone di esclusiva nell’operatività delle centrali di committenza.