Approfondimento di Matteo Barbero

Tributi locali – Questioni aperte e soluzioni possibili

Servizi Comunali Entrate tributarie
di Barbero Matteo
23 Maggio 2019

Approfondimento di Matteo Barbero                                                                                                        

Tributi locali – Questioni aperte e soluzioni possibili

Matteo Barbero

In materia di tributi locali è necessaria una doppia riforma: da un lato, occorre una semplificazione delle regole tributarie e degli adempimenti per i comuni e per i contribuenti, dall’altro non è più rinviabile un intervento sulla riscossione.

A tracciare la road map è l’Anci, che nel corso della recente audizione sul Documento di economia e finanza ha efficacemente sintetizzato le questioni aperte, prospettando anche alcune possibili soluzioni.

Sul primo versante, i sindaci chiedono di rivedere alcuni tributi locali governati da norme mai modificate sin dalla loro emanazione, avvenuta nella maggior parte dei casi oltre venti anni fa. Tali discipline necessitano di revisioni di dettaglio, spesso a costo zero, anche al fine di abbattere la litigiosità dovuta spesso a disposizioni poco chiare e lacunose, che in qualche caso danno luogo a sentenze con effetti finanziari e gestionali molto gravosi per i Comuni (è il caso, ad esempio, dell’IVA sulla TIA o dell’illegittimità della maggiorazione dell’Imposta di pubblicità). In qualche caso le tariffe sono denominate tuttora in lire e i livelli di prelievo sono gli stessi della fine del ‘900. In questo ambito, l’unificazione dei due tributi immobiliari IMU e Tasi (tentata senza successo dall’ultima manovra) permetterebbe poi di superare un’inutile duplicità del prelievo immobiliare, con regole e aliquote diverse sulle medesime basi imponibili.

Relativamente alla riforma del sistema della riscossione locale, l’Anci ha promosso numerose iniziative di stimolo e proposta per una revisione normativa, sfociate in un recente confronto presso il Dipartimento delle Finanze del Mef, che ha visto la partecipazione di diverse amministrazioni e soggetti interessati (Ministero dell’Interno, AGID, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Entrate-Riscossione, ANACAP). Ne è scaturita una proposta condivisa contenente, per la gran parte, interventi di semplificazione e razionalizzazione di una normativa ormai obsoleta, spesso contraddittoria, non più adeguata alle esigenze di efficacia ed efficienza richieste dal mutato contesto della finanza comunale.

I punti principali dell’intervento atteso riguardano: 

- controlli più efficaci per i soggetti privati e maggiore trasparenza e diffusione delle informazioni sui contratti e sugli esiti della riscossione locale;

- semplificazione delle ingiunzioni di pagamento, anche al fine di facilitare la gestione comunale diretta o attraverso le società in house;

- definizione di strumenti mirati all’azione di recupero per i crediti di minor valore unitario che caratterizzano le entrate dei Comuni;

- un accesso ai dati ampio, uniforme e controllato.

Deve essere inoltre meglio definito il ruolo dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, che in un panorama così articolato di enti locali dovrebbe rappresentare un presidio di efficace supporto – in particolare – degli enti con minore capacità organizzativa autonoma.

12 maggio 2019

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