Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Saldo fatture relative a debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni
Servizi Comunali PagamentiApprofondimento di Matteo Barbero
Saldo fatture relative a debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni
Matteo Barbero
Prorogare di almeno un anno l’entrata in vigore delle norme capestro sui debiti commerciali dettate dall’ultima manovra, che rischiano di determinare un’insostenibile stretta finanziaria su una significativa fascia di enti locali in condizioni di difficoltà nel rispetto delle scadenze di pagamento.
E’ questa la richiesta corale dei sindaci, che tramite l’Anci hanno presentato un emendamento in tal senso al decreto “Crescita”.
Il riferimento è a quanto previsto dai commi 859 e seguenti della l 145/2018. Tali disposizioni introducono una serie di misure finalizzate ad accelerare il saldo delle fatture relative a debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni. In sintesi, esse impongono agli enti lumaca, dal 2020, di iscrivere nella parte corrente del proprio bilancio un accantonamento denominato “Fondo di garanzia debiti commerciali”, sul quale non e' possibile disporre impegni e pagamenti, che a fine esercizio confluisce nella quota libera del risultato di amministrazione, per un importo. Tale Fondo dovrebbe essere quantificato in misura proporzionale alla gravità della patologia che mira a curare. In altri termini, si tratta di un risparmio forzoso che dovrebbe essere poi destinato a smaltire il pregresso. Non a caso, l’accantonamento varia in base alla dimensione degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi.
Tuttavia, tale disciplina presenta non poche criticità: solo per evidenziare la più palese, l’obbligo di accantonare scatterebbe anche solo in presenza di un incremento del debito residuo rispetto all’anno precedente, indipendentemente dai tempi di pagamento dell’ente. Per cui, basterebbe aver speso di più, perché ad esempio si sono ottenuti dei contributi o si è migliorata la capacità di riscossione, per trovarsi ingabbiati, anche se le fatture sono state saldate regolarmente (o addirittura in anticipo).
Da qui la richiesta di un supplemento di riflessione, che servirebbe anche a concertare interventi utili alla soluzione del problema anche attraverso il miglioramento delle funzionalità delle piattaforme informatiche attualmente in funzione (PCC e SIOPE+).
La palla ora passa al Governo, che però sul punto ha pochi margini di manovra, visto che sulla sua testa pende una procedura di infrazione della Commissione europea. Ma le imminenti elezioni europee potrebbero cambiare il quadro.
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