Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Decreto crescita e agevolazioni IMU per società agricole
Servizi Comunali IMUApprofondimento di Giovambattista Palumbo
DECRETO CRESCITA E AGEVOLAZIONI IMU PER SOCIETA’ AGRICOLE
Giovambattista Palumbo
L’articolo 16-ter del Dl crescita, n. 34 del 2019, appena approvato dalla Camera dei deputati, equipara, con una norma di interpretazione autentica, e quindi retroattiva (dal 1° gennaio 2012), le società agricole agli imprenditori agricoli a titolo principale (IAP) e ai coltivatori diretti, al fine di includerle nelle agevolazioni fiscali, ai fini Imu, riconosciute a questi ultimi. Nel dettaglio, l’articolo estende le previsioni contenute nel comma 2 dell’art. 13 del decreto-legge n. 201 del 2011 alle società agricole, laddove, si faceva espresso riferimento ai coltivatori diretti e negli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99. La disposizione risolve inoltre anche l’ampio contenzioso che si era già formato sul tema, recependo, a dire il vero, l’orientamento della giurisprudenza di legittimità, laddove, ad esempio, la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 11415 del 30/04/2019, aveva stabilito che, in tema di Ici, si considerasse agricolo anche il terreno posseduto da una società agricola di persone, qualora detta società potesse essere considerata imprenditore agricolo professionale e cioè ove lo Statuto prevedesse, quale oggetto sociale, l'esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all'art. 2135 c.c. ed almeno un socio fosse in possesso della qualifica di imprenditore agricolo, ovvero avesse conoscenze e competenze professionali e dedicasse alle attività agricole almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo, ricavando da dette attività almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro. Principi questi già espressi anche in altri precedenti resi in sede di legittimità, secondo cui le disposizioni di cui al Dlgs. n. 228/2001 e al Dlgs. n. 99/2004 avevano comunque profondamente inciso sulla stessa configurazione del requisito soggettivo per la fruizione dell'agevolazione, fornendo una lettura più in linea con la normativa comunitaria (cfr., Cass. n. 28062 del 2018 e Cass. n. 375 del 2017). L’agevolazione Imu, consistente nel considerare comunque agricolo il terreno posseduto e direttamente coltivato da imprenditori agricoli professionali, non era dunque (già prima della norma interpretativa) da considerarsi limitata alle persone fisiche, estendendosi anche alle società agricole di persone, in possesso dei requisiti richiesti per gli imprenditori agricoli professionali e i cui soci fossero anch'essi imprenditori agricoli professionali. Ma, visto che tale conclusione non era ancora del tutto condivisa (in senso contrario, ad esempio, Cass., sent. n. 26642 del 10.11.2017), la norma, con valenza di interpretazione autentica, ha risolto ora, alla base, ogni problema.
24 giugno 2019
ANCI – 29 maggio 2025
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