Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Reddito di cittadinanza, al via l’assegno di ricollocazione e la piattaforma digitale per i Cpi

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di Di Filippo Amedeo
11 Luglio 2019

Approfondimento di Amedeo Di Filippo                                                                                             

Reddito di cittadinanza, al via l’assegno di ricollocazione e la piattaforma digitale per i Cpi

Amedeo Di Filippo

 

Parte la componente del Reddito di cittadinanza a gestione Anpal. Con la delibera n. 5/2019 e il documento appena inviato alle Regioni e Province autonome (nei file allegati), l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro fornisce i dettagli operativi per riconoscere l’assegno di ricollocazione e comunica l’avvio dell’applicazione web finalizzata a supportare i Cpi nella gestione delle liste dei beneficiari del Rdc. Manca ancora all’appello la piattaforma, gestita dal Ministero del lavoro, destinata al coordinamento dei Comuni.

L’assegno di ricollocazione

Secondo quanto dispone l’art. 9 del D.L. n. 4/2019, nella fase di prima applicazione e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro, il beneficiario del Rdc tenuto a stipulare il Patto per il lavoro col Centro per l’impiego (Cpi), decorsi trenta giorni dalla data di liquidazione della prestazione riceve dall’Anpal l’assegno di ricollocazione (AdR) di cui all’art. 23 del D.Lgs. n. 150/2015, graduato in funzione del profilo personale di occupabilità, da spendere presso gli stessi Cpi o presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.

A pena di decadenza dal beneficio, i beneficiari devono scegliere, entro trenta giorni dal riconoscimento dell’AdR, il soggetto erogatore del servizio di assistenza intensiva, prendendo appuntamento sul portale messo a disposizione dall’Anpal, anche per il tramite dei Cpi o degli istituti di patronato convenzionati. Il servizio ha una durata di sei mesi, prorogabile di ulteriori sei qualora residui parte dell’assegno.

Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere l’affiancamento di un tutor, un programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, l’assunzione dell’onere del soggetto di svolgere le attività individuate dal tutor e di accettare l’offerta di lavoro congrua, l’obbligo per il soggetto erogatore di comunicare al Cpi e all’Anpal il rifiuto ingiustificato da parte della persona interessata e la sospensione del servizio nel caso di assunzione.

Modalità operative

In attuazione delle disposizioni normative, il Cda dell’Anpal ha provveduto, con la delibera n. 5/2019, a definire le modalità operative e l’ammontare dell’AdR per i beneficiari del Rdc. La prima indicazione utile riguarda il fatto che, per l’erogazione dei servizi, il Cpi può anche essere diverso da quello di domicilio. La seconda è che oltre ai soggetti accreditati a livello nazionale e ai Cpi possono erogare il servizio i soggetti accreditati secondo i sistemi regionali attualmente vigenti. L’Anpal si impegna ad emanare un apposito avviso pubblico finalizzato a identificare i soggetti erogatori.

Se il beneficiario rientra tra i soggetti tenuti alla stipula del Patto per il lavoro, il Cpi lo prende in carico e comunica l’esito delle verifiche all’Anpal, che assegna l’AdR. Il destinatario deve scegliere il soggetto erogatore del servizio di assistenza intensiva accedendo alla Scrivania MyANPAL con le proprie credenziali (“avvio autonomo”) oppure tramite il supporto di un operatore del Cpi o di un istituto di patronato (“avvio assistito”).

L’assistenza intensiva nella ricerca attiva di lavoro si compone di due prestazioni principali: assistenza e tutoraggio finalizzati a sostenere in modo continuativo il soggetto in tutte le attività necessarie alla sua ricollocazione; ricerca intensiva di opportunità occupazionali finalizzata alla promozione del profilo professionale del titolare dell’AdR verso i potenziali datori di lavoro.

Nei quattordici giorni successivi alla data di svolgimento del primo appuntamento dovrà essere perfezionato il “programma di ricerca intensiva” (PRI) e assegnato il tutor. Il servizio si sospende nei casi di assunzione in prova o a termine e si intende chiuso quando siano decorsi 180 giorni dall’inizio senza che sia intervenuta una proroga ovvero a seguito di sospensione qualora il destinatario rimanga occupato per più di 180 giorni.

Il documento Anpal si chiude con la quantificazione dell’AdR, il cui importo viene calcolato in due modi: in caso di conseguimento del risultato occupazionale varia da un valore minimo a un valore massimo a seconda dell’indice di profilazione (grado di svantaggio) e della tipologia di contratto (se a termine o no e in proporzione all’eventuale percentuale di part time, se superiore al 50%); in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo occupazionale l’importo è limitato ad una quota fissa correlata alle azioni minime realizzate nell’attivare il soggetto nel percorso di ricollocazione.

La piattaforma digitale

Col secondo documento il Direttore generale dell’Anpal scrive alle Regioni e Province autonome, alle Agenzie regionali per il lavoro e all’Inps per comunicare che è stata rilasciata l’applicazione web “Gestione del Reddito di Cittadinanza”, finalizzata a supportare i Cpi nella gestione delle liste dei beneficiari del Rdc in applicazione dell’art. 6 del D.L. n. 4/2019.

La piattaforma costituisce lo strumento tramite cui i Cpi avviano al percorso di inserimento i beneficiari del Rdc e si affianca all’altra piattaforma, ancora da implementare da parte del Ministero del lavoro, destinata al coordinamento dei Comuni. Entrambe costituiscono il “Sistema informativo del Reddito di cittadinanza”.

L’applicativo è accessibile dagli operatori dei Cpi tramite registrazione al portale MyANPAL, che abilita a visualizzare la lista completa dei beneficiari e accedere alla scheda di dettaglio nella quale vengono automaticamente tracciate tutte le informazioni di rilievo. Ulteriori funzionalità saranno rilasciate nei prossimi giorni.

5 luglio 2019

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