Fondo anticipazione liquidità Dl 35 del 2013

Secondo quando disposto dalla normativa, dai principi contabili e dalla Corte dei Conti (Deliberazione n. 33/SEZAUT/2015/QMIG) l’anticipazione di liquidità ex dl 35/2013 deve seguire la seguente modalità di contabilizzazione:

1. Quando l’ente ha attivato l’anticipazione di liquidità ha dovuto fare uno stanziamento equivalente in entrata e spesa per un valore pari alla liquidità concessa. In entrata l’accertamento è stato totalmente incassato mentre in spesa l’impegno a fine esercizio è confluito nella quota dell’avanzo accantonato al fine di rendere neutra l’operazione nel computo del risulta finanziario d’esercizio;
2. Negli anni successivi, in parte corrente e con le risorse concorrenti all’equilibrio di parte corrente, l’ente ha finanziato il rimborso della restituzione secondo le tempistiche e le quantità definite nel piano di ammortamento. Il fondo di sterilizzazione degli effetti delle anticipazioni di liquidità va ridotto annualmente in proporzione alla quota capitale rimborsata nel corso dell’esercizio. In questo modo anche il rimborso in conto esercizio è neutro ai fini del computo del risultato di amministrazione;
3. In conclusione, con il pagamento dell’ultima rata, l’ente non avrà più nell’avanzo accantonato alcun fondo e l’operazione sarà stata neutra ai fini della valorizzazione del risultato di amministrazione nel corso degli anni.

Dott. Daniele Lanza 23/04/2018