Le risorse del Fondo 2024 per l’innovazione a disposizione degli enti

Già con il DL 34/2019 sulle politiche connesse all’emergenza epidemiologica COVID 19, convertito in Legge, veniva istituito un Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione per interventi, acquisti di beni e servizi e misure a sostegno di assistenza tecnica e progetti nella materia. Con il successivo art. 239 comma 2 del DL 34/2020, anch’esso convertito in Legge, si prevedeva che con uno o più DPCM o decreti del ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione venissero individuati gli interventi e le risorse in maniera stabile con possibilità di trasferirle in tutto o in parte anche alle pubbliche amministrazioni per la realizzazione di progetti di trasformazione digitale. 

Veniva previsto uno stanziamento a regime a partire dall'anno 2021 di una somma pari a 50 milioni di euro. Con la legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 (L. 234/2021) contenente il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 veniva incrementata la dotazione finanziaria del Fondo in argomento di 20 milioni di euro per l'anno 2024. 

Con la legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 (L. 213/2023) recante anche il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, la predetta dotazione del Fondo veniva ridotta di 1 milione di euro e, nell'ambito della Missione 32 «Servizi Istituzionali e generali delle pubbliche amministrazioni» e del Programma 32.4 «Servizi generali delle strutture pubbliche preposte ad attività formative e ad altre attività trasversali per le pubbliche amministrazioni», veniva assegnato in conto competenza per l'anno 2024 al «Fondo per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione», l'importo di 69 milioni di euro.

Con il Decreto 14 maggio 2024 il Sottosegretario di Stato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha provveduto al riparto di tali risorse, previo accantonamento per le spese destinate alle politiche di settore, per un importo complessivo di oltre 65,5 milioni di euro, destinando:  

• 60 milioni di euro a interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti per favorire l'attuazione dell'agenda digitale italiana ed europea, della digitalizzazione delle P.A., anche attraverso lo sviluppo di piattaforme digitali nazionali, nonché la valorizzazione, il potenziamento e la piena interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati del settore pubblico; l'innovazione tecnologica del Paese, la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo di reti di connettività ultra veloce fisse e mobili, con la banda ultra-larga, lo sviluppo di tecnologie come l'intelligenza artificiale e dei servizi e delle tecnologie digitali nonché di politiche di diffusione di competenze, educazione e cultura digitale tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; per la partecipazione italiana a progetti di cooperazione europea e internazionale per la definizione di politiche sul digitale. 
• 5.511.216,00 di euro alle relative attività e servizi di assistenza tecnica.
   

Il Decreto affida al Dipartimento per la trasformazione digitale la realizzazione degli interventi di innovazione digitale attraverso la stipula di convenzioni o accordi con amministrazioni pubbliche, con Enti pubblici o con società o consorzi a partecipazione pubblica ovvero con interventi diretti, anche a favore delle imprese, mediante procedure di evidenza pubblica nel rispetto della normativa applicabile sugli aiuti di Stato.

Articolo dell'Avv. Simonetta Cipriani

Fonte: Decreto 14 maggio 2024 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la trasformazione digitale (G.U. 1 luglio 2024, n. 152)

--> Per approfondire alcuni aspetti:

• consulta la news: Illustrato agli Assessori alla digitalizzazione delle Regioni il piano per l’utilizzo del Fondo Innovazione da 50 milioni di euro istituito per favorire dal punto di vista tecnico la trasformazione digitale dei servizi dei Comuni;
• la risposta al quesito Fondo PNRR e fondo innovazione di PagoPa del Dottor Paolo Dolci.