Approfondimento sulle modifiche al Codice dei Contratti previste dal “Dl Infrastrutture”
ANCI – 29 maggio 2025
Il nuovo contratto collettivo nazionale e la pesatura delle posizioni organizzative
Servizi Comunali InquadramentoApprofondimento di Enrica Daniela Lo Piccolo
Il nuovo contratto collettivo nazionale e la pesatura delle posizioni organizzative
Enrica Daniela Lo Piccolo
Anzitutto, è bene ricordare che l’articolo 13 del CCNL del comparto Funzioni locali prevede quanto segue:
1. Gli enti istituiscono posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato:
a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa;
b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità, richiedenti elevata competenza specialistica acquisita attraverso titoli formali di livello universitario del sistema educativo e di istruzione oppure attraverso consolidate e rilevanti esperienze lavorative in posizioni ad elevata qualificazione professionale o di responsabilità, risultanti dal curriculum.
Quanto alla metodologia della pesatura delle posizioni organizzative per la ripartizione del fondo, dal testo delle disposizioni normativa si evince quanto segue:
Conseguentemente, ai fini della “pesatura” la metodologia deve articolarsi in MACROFATTORI, a loro volta suddivisi in fattori di valutazione.
Tale struttura consente all’amministrazione di attribuire a ciascun macrofattore un peso di incidenza, in ragione del proprio modello organizzativo.
Ciascun fattore, inoltre è articolato in gradazioni, in corrispondenza delle quali viene attribuito un punteggio.
Il valore economico della posizione si ottiene in ragione del punteggio conseguito all’interno del range tra la misura minima contrattuale e la misura massima definita dall’amministrazione, che in ogni caso non potrà superare quella definita del contratto collettivo nazionale.
A titolo esemplificativo , l’ articolazione della pesatura della posizione in relazione a 5 macrofattori:
|
incidenza |
|
15 |
|
40 |
|
25 |
|
10 |
|
10 |
totale |
100 |
In ogni caso, si avverte la necessità, già da tempo evidenziata, di procedere alla rivisitazione del sistema di attribuzione del risultato alle P.O. che, in base al nuovo CCNL non è più calcolata in percentuale rispetto alla posizione di ciascuno, ma all'interno di un unico "fondo" (anche se il temine è improprio) il cui valore non potrà essere inferiore rispetto al 15% di quello complessivamente utilizzato, comprese le posizioni. Occorrono criteri per la determinazione e erogazione del risultato (e con contrattazione art 7) ...e non per la valutazione e riconoscimento " del risultato perche' per la valutazione del risultato dovrebbe esistere gia' la regolamentazione sul sistema di valutazione e misurazione della performance ...Il il sistema dovrebbe cambiare, per l'abolizione delle forcelle 10-25% della posizione e occorrerebbe stabilire come ripartire l'almeno 15% del capitolo tra le PO in base al risultato.
In altri termini, bisognerebbe, a seguito del nuovo CCNL ( anche se ente privo di dirigenti, per il rinvio dell' art. 17 al 13 ) regolamentare la graduazione delle pesature delle aree di lavoro ( po') a sedia fredda e i criteri di definizione degli incarichi di titolari po' ...( con parere del nucleo/ oiv) .Con la stessa regolamentazione determinare il calcolo del budget e percentuale di risultato (e per tale parte - risultato- sottoporre preventivamente la relativa proposta anche alla contrattazione, art.7), in rapporto ai risultati per come conseguiti a seguito della valutazione mediante il sistema di valutazione e misurazione performance per come gia' regolamentato a parte dall' ente ( ex d.lgs.150/09).
Nei comuni privi della figura Il conferimento delle funzioni dirigenziali è molto dibattuto: In effetti, se da un lato risulta indiscusso che l’individuazione dei posti dirigenziali, quali organi competenti ad esercitare i poteri giuridici dell’ente, è tipico di atto di macro – organizzazione, alcuni dubbi possono sorgere nella disciplina delle modalità e dei criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali.
La questione centrale è data dal riparto della giurisprudenza in tema di controversie relative ai rapporti di lavoro e quindi dall’analisi degli atti di macro e di micro organizzazione.
La questione centrale è data dal riparto della giurisprudenza in tema di controversie relative ai rapporti di lavoro e quindi dall’analisi degli atti di macro e di micro organizzazione. Le sezioni unite della Corte di Cassazione ribadiscono la giurisdizione ordinaria relativamente alle controversie concernenti il conferimento e la revoca di incarichi dirigenziali anche in presenza di atti di macro organizzazione (Cass. civ., s.u. 5 aprile 2017, n. 8799; Cass. civ., s .u ., sentenza 20 ottobre 2017, n. 24877).
Così si esprime la Suprema Corte «in tema di impiego pubblico privatizzato, ai sensi dell’art. 63, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario tutte le controversie inerenti ad ogni fase del rapporto di lavoro, incluse quelle concernenti l’assunzione al lavoro ed il conferimento di incarichi dirigenziali, mentre la riserva in via residuale alla giurisdizione amministrativa, contenuta nel comma 4 del citato art. 63, concerne esclusivamente le procedure concorsuali, strumentali alla costituzione del rapporto con la P.A. Ne consegue che appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la cognizione della controversia relativa alla procedura di interpello per il conferimento di incarichi dirigenziali generali priva di natura concorsuale - sebbene aperta a soggetti esterni - in difetto della previsione di una commissione esaminatrice, della formazione di una griglia di punteggi riferita ai titoli prescritti e della formazione di una graduatoria finale di merito, sicché la valutazione comparativa dei candidati è di carattere discrezionale».
Non a caso, il contratto collettivo nazionale di lavoro per le funzioni locali, relativo agli anni 2016 – 2018, al fine di consentire alla RSU ed i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie dello stesso contratto nazionale, di esprimere, in un dialogo approfondito valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’Ente intende adottare, all’art. 5 assoggetta a confronto anche i criteri per il conferimento e la revoca degli incarichi di posizione organizzativa ed i criteri per la graduazione delle posizioni organizzative, ai fini dell’attribuzione della relativa indennità.
Quanto al sistema di calcolo di ripartizione quota risultato, i criteri per la determinazione e per l’erogazione annuale della retribuzione di risultato nell’ipotesi di quota del 15% delle risorse sono complessivamente finalizzate alla erogazione della retribuzione di posizione e di risultato di tutte le posizioni organizzative previste dal proprio ordinamento.
Sempre a titolo esemplificativo:
Posizioni organizzative
Indennità Risultato
PO 1 € 6000 € 1500 PO
2 € 8000 € 2000 PO
3 € 12000 € 3000 TOTALE € 26000 € 6500
TOTALE COMPLESSIVO € 32500 BUDGET RISULTATO 15% € 4875
Nel presente elaborato si analizza, per come da prospetto sopra illustrato, un esempio di un totale delle indennità di PO oltre indennità di risultati per un complessivo di € 32.500 sul quale viene determinato un budget di risultato del 15% pari a € 4875, escludendo, nell’ipotesi che qui occupa, il residuo di € 1625 eventualmente distribuibile in aumento alle PO.
Preliminarmente si ritiene necessario - al fine di evitare che una semplice divisione del budget per il numero dei responsabili possa sfociare nell’inevitabile rischio di attribuzione di eguali importi di risultato nonostante posizioni diverse - individuare un meccanismo di proporzionalità oggettivo mediante ricorso al calcolo della percentuale di incidenza di ogni singola PO sul totale delle PO, in modo da potere determinare un valore del risultato da attribuire in misura effettivamente proporzionale al valore della posizione attribuita ad ogni responsabile, secondo la seguente proporzione:
PO : Totale PO = Percentuale di incidenza PO : 100 Percentuale incidenza PO = PO x 100 Totale PO
Esempio: Percentuale incidenza PO 1 = € 6000 x 100 = 23,08% € 26000
Percentuale incidenza PO 2 = € 8000 x 100 = 30,77% € 26000
Percentuale incidenza PO 3 = € 12000 x 100 = 46,15% € 26000
Le percentuali di incidenza sopra definite determinano la ripartizione degli importi massimi di risultato per ogni responsabile di PO; a tale scopo è necessario moltiplicare il budget del risultato, ut determinato di € 4875, per le citate percentuali di incidenza di ogni PO.
L’importo massimo di risultato PO è uguale al budget risultato x percentuale incidenza PO
Ulteriore esempio:
Importo massimo risultato massimo PO 1 = € 4875 x 23,08% = € 1125,15
Importo massimo risultato massimo PO 2 = € 4875 x 30,77% = € 1500,05
Importo massimo risultato massimo PO 3 = € 4875 x 46,15% = € 2249,80
Si evidenzia come la somma degli importi di risultato massimo di ogni PO è esattamente corrispondente al budget di risultato pari a € 4875 come sopra determinato nella misura del 15%. A questo punto si dovrà ricavare il “valore unitario del punto di valutazione” (di seguito per brevità indicato come VUPV) per ogni PO, ottenibile dividendo l’importo massimo attribuibile ad ogni titolare di PO per il punteggio massimo conseguibile dal sistema di valutazione (ad esempio pari a 100):
VUPV della PO = Importo risultato massimo PO 100 Esempio: VUPV della PO 1 = € 1125,15 = 11,25 100
VUPV della PO 2 = € 1500,05 = 15,00 100
VUPV della PO 3 = € 2249,80 = 22,50 100
In conclusione del processo di valutazione, a ciascun Responsabile viene attribuita la somma corrispondente al prodotto tra il punteggio conseguito a seguito della valutazione (da 0 a 100) per il “valore unitario del punto di valutazione” (VUPV):
Indennità di risultato della PO = punteggio conseguito x VUPV
Ad esempio:
Indennità di risultato della PO 1 = punteggio conseguito x 11,25
Indennità di risultato della PO 2 = punteggio conseguito x 15,00
Indennità di risultato della PO 3 = punteggio conseguito x 22,50
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