PNRR: Attuati tutti gli investimenti e le riforme del primo semestre

Italia domani piano nazionale ripresa e resilienza – 29 giugno 2022

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30 Giugno 2022

Italia domani piano nazionale ripresa e resilienza

PNRR: Attuati tutti gli investimenti e le riforme del primo semestre

 

29/06/2022

Dalla sanità alla cultura, passando per la digitalizzazione e sostenibilità ambientale, Italia Domani cambia l’Italia

Con il raggiungimento degli obiettivi del primo semestre dell’anno prendono concretamente forma alcuni importanti tasselli del Piano di trasformazione del Paese. La richiesta di pagamento della seconda rata, inviata alla Commissione europea, porterà all’erogazione nei prossimi mesi di 21 miliardi di euro, al netto del prefinanziamento già riscosso, che andranno a sostenere il cambiamento in alcuni settori strategici del Paese. 

Gli investimenti e le riforme approvate nei primi sei mesi del 2022, che sono consultabili alla pagina di attuazione del Piano, in costante aggiornamento, riguardano in particolare sanità, scuola, cultura, digitalizzazione e ambiente. 

Ecco i principali:

         La nuova sanità territoriale, un impegno preso dal PNRR non solo nei confronti di pazienti più bisognosi, ma anche verso molte famiglie che al momento, in alcuni contesti territoriali, si trovano sole a gestire i problemi della cura dei più fragili. In particolare, con l’adozione del c.d. decreto 71 è definito il nuovo modello organizzativo e con la firma degli accordi tra il Ministero della Salute e le Regioni/Province autonome sono approntati gli strumenti che definiscono i requisiti per la nuova assistenza, con la riorganizzazione della medicina territoriale in case della comunità (almeno 1.350), ospedali di comunità (almeno 400) e centrali operative territoriali (almeno 600). L’obiettivo al 2026 è quello di avere queste strutture interconnesse, tecnologicamente attrezzate, completamente operative e funzionanti. 

Inoltre, entro il 2026 gli strumenti di telemedicina dovranno consentire di fornire assistenza ad almeno 800.000 persone over 65 anni in assistenza domiciliare. 

         Rigenerazione urbana. Per la riqualificazione e la valorizzazione dei territori si firmano 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualità dell’abitare (PInQuA); si assegnano, inoltre, a 483 Comuni risorse per 1.784 opere di rigenerazione urbana e ad almeno 250 borghi risorse per un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale attraverso l’attrattività e il rilancio turistico; stipulati 6 accordi per rafforzare la valorizzazione turistica e culturale di Roma Caput mundi. 

        Finanziamenti per la cultura. Altri importanti interventi sono volti alla valorizzazione del patrimonio culturale, tra cui parchi e giardini storici, architettura e paesaggio rurale, il miglioramento dell'efficienza energetica di cinema, teatri e musei e la sicurezza sismica nei luoghi di culto. 

       Riforma degli appalti pubblici. Con l’approvazione della legge delega in tema di appalti pubblici, si consente il riordino di un settore che rappresenta quasi il 10% del PIL nazionale. Tra i principali obiettivi
associati alla riforma, quello della riduzione dei tempi della fase di aggiudicazione degli appalti, nonché quello della digitalizzazione, qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti (che ad oggi ammontano a circa 40mila). 

        Trasformazione digitale. Con gli obiettivi di giugno si entra nella fase di realizzazione dei nuovi progetti di connessione, con l’aggiudicazione dei progetti relativi a scuole, strutture sanitarie, isole minori e territorio, incluse le aree oggi meno connesse. Uno sforzo ingente di connessione che consentirà di fornire servizi e opportunità, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, concorrendo tra l’altro ad abbattere i divari formativi, sanitari e sociali del Paese. 

        Istruzione e università. E’ stata riformata la carriera dei docenti con la definizione di nuovi sistemi di reclutamento e di formazione della classe docente. Nel settore della ricerca le novità più importanti sono L’aggiudicazione dei progetti riguardanti i cinque Campioni nazionali per la ricerca, costituiti da università ed enti di ricerca sulle key enabling technologies (simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; tecnologie dell’Agricoltura; sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA; mobilità sostenibile; biodiversità); con la costituzione di 11 Ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale, costituiti da università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati per interventi di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento; con la promozione della mobilità dei ricercatori e la semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca; con il finanziamento (pari a 550 milioni di euro) e la valorizzazione delle start up attive nelle filiere della transizione digitale ed ecologica.

        Transizione ecologica. Sono stati definiti la strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare. Sono, inoltre, aggiudicati i contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale importante per la produzione di idrogeno verde. 

        Completamento della Riforma della Pubblica Amministrazione. La riforma del pubblico impiego può beneficiare di una nuova spinta su concorsi, formazione e mobilità dei dipendenti, con l’obbligo di accedere al portale inPA per tutte le procedure di selezione, in prima battuta per le amministrazioni centrali, e il rafforzamento di Formez PA e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

 

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