La valutazione dell'abuso edilizio deve essere complessiva

Secondo il Consiglio di Stato, sentenza n. 8032/2024, la valutazione dell’abuso edilizio da parte della Pa presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate. Non è possibile scomporre una parte dell'opera per negare l’assoggettabilità a una determinata sanzione, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva dall’insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. Il Consiglio di Stato analizza l’operatività e la natura giuridica della “valutazione unitaria” dell’abuso: essa deve essere complessiva e non è quindi ammissibile la possibilità di frazionare i singoli interventi edilizi difformi al fine di dedurre la loro autonoma rilevanza.

Fonte: Giustizia Amministrativa

Sentenza n. 8032 del 07/10/2024.