Il potere di intervento dei giudici sulle valutazioni di affidabilità delle imprese è limitato mentre le Pa hanno ampia discrezionalità

Secondo il Tar Sardegna, sez. I, sentenza n. 122/2025, le valutazioni della stazione appaltante sull’affidabilità dei potenziali contraenti sono connotate da un’ampissima discrezionalità tecnica. Spetta dunque alla stazione appaltante indagare autonomamente le pregresse vicende professionali dell’operatore economico, persino se non abbiano
dato luogo ad un provvedimento di condanna in sede penale, valutando la condotta criminosa addebitata, il contesto e la tipologia di servizio svolto, che aveva occasionato la fattispecie di reato, e che presentavano connotati tali da incidere sui requisiti di affidabilità.

Il potere demolitorio del giudice, pertanto, può operare solo laddove vi sia un’evidente e macroscopica illegittimità, contradditorietà o abnormità dei giudizi.

Fonte: Giustizia Amministrativa