ACCRUAL: una riforma in continua evoluzione

Aggiornamento degli ITAS, formazione istituzionale e fase pilota

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di Barbero Matteo
09 Aprile 2025

 

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha reso disponibili le linee guida aggiornate di 13 dei 18 ITAS che costituiscono il cuore dell’“ACCRUAL” (riforma 1.15 del Pnrr), la cui fase pilota è partita lo scorso 1° gennaio insieme alla formazione istituzionale. In questo periodo di transizione gli enti locali dovranno continuare ad applicare la contabilità finanziaria con funzione autorizzatoria (come chiarito dalla Corte dei conti) e a tenere la contabilità economico-patrimoniale conoscitiva prevista dal D. Lgs. 118/2011. Come noto, l’ACCRUAL prevede l’introduzione nel settore pubblico di un nuovo sistema di contabilità economico-patrimoniale che, per gli enti locali, dovrebbe rappresentare un’evoluzione di quello conoscitivo già oggi in uso.


L’aggiornamento degli ITAS e la formazione istituzionale

Gli ITAS costituiscono, insieme al quadro concettuale, la parte normativa della riforma. Si tratta di 18 principi definiti dalla Standard Setter Board che sono già stati oggetto di correttivi, perlopiù per eliminare incongruenze interne agli stessi dovute al fatto che ogni ITAS è stato redatto in tempi diversi. Si è trattato in altri termini di un coordinamento ex post di un corpus che ovviamente deve essere coerente nel suo insieme.

In parallelo, si è perfezionato il panorama della formazione istituzionale, il cui completamento entro il mese di marzo 2026 rappresenta una milestone della riforma. Sul relativo portale, sono stati da ultimo messi a disposizione gli ultimi moduli formativi relativi a ITAS 1 – Composizione e schemi del bilancio di esercizio, ITAS 9 – Ricavi e proventi, ITAS 11 – Strumenti finanziari, ITAS 14 –Partecipazioni in organismi controllati o collegati e accordi a controllo congiunto e ITAS 18 – Costi e oneri. Il corso completo è costituito da 19 moduli formativi: uno sul Quadro concettuale e uno per ciascuno dei 18 standard contabili ITAS.

Il modulo formativo sul Quadro concettuale in quanto propedeutico ai successivi moduli deve essere necessariamente svolto per primo. Al completamento di questo modulo viene rilasciato un attestato di partecipazione ed è possibile accedere ai successivi moduli, relativi ai singoli standard contabili, per i quali non è prestabilito nessun ordine di fruizione. Al termine dell’intero percorso formativo è previsto il rilascio di un certificato di formazione, previo superamento di un test di verifica finale. Il corso di formazione di base è riconosciuto ai fini della formazione obbligatoria prevista per il personale della pubblica amministrazione dalla Direttiva avente per oggetto la “Pianificazione della formazione e sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, emanata dal Ministero della pubblica amministrazione.


La fase pilota

Con l’art. 10 del D.L.  113/2024 è stato previsto un periodo di sperimentazione delle nuove regole, che sono contenute nel c.d. quadro concettuale e soprattutto dei principi ITAS, che unitamente alle annesse linee guida dettano le regole di dettaglio. La c.d. fase pilota – che coinvolge città metropolitane, province e comuni oltre i 5.000 abitanti – è stata avviata lo scorso 1° gennaio e culminerà con l’approvazione del rendiconto 2025 entro il 30 aprile 2026. In tale frangente, gli enti locali dovranno presentare, oltre al conto del bilancio finanziario ed agli schemi di bilancio economico-patrimoniale previste dall’allegato 4/3 al dlgs 118, anche un conto economico ed uno stato patrimoniale ACCRUAL compliant.

Al momento non è chiaro quanto durerà la fase pilota, anche se è probabile che essa venga estesa oltre il 2025. In questo periodo, gli enti locali dovranno continuare ad applicare le regole della contabilità finanziaria con funzione autorizzatoria. La conferma ufficiale è arrivata dalla Corte dei conti nella deliberazione della Sezione delle autonomie n. 7/2025, riguardanti le “Linee guida per la relazione dell’organo di revisione economico-finanziaria dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sul bilancio di previsione 2025-2027, per l’attuazione dell’art. 1, comma 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005 n. 266”. Come detto, almeno per il 2025 dovrà essere tenuta anche la contabilità patrimoniale conoscitiva prevista dal D. Lgs. 118/2011, la quale, come noto, è derivata dalla finanziaria attraverso la matrice di correlazione del piano dei conti integrato. Viceversa, l’ACCRUAL dovrà prevedere delle scritture in partita doppia “native”, per la cui elaborazione saranno necessari adeguamenti dei software in uso.  A regime, l’ACCRUAL soppianterà la contabilità economico-patrimoniale prevista dal 118, mentre al momento non è ancora chiaro se la contabilità finanziaria continuerà ad esistere o se verrà progressivamente abbandonata.


Conclusioni

Il quadro della riforma ACCRUAL è in continua evoluzione e certamente non ancora né completo né maturo per una sua piena attuazione. Nei prossimi mesi occorrerà prestare costante attenzione all’evoluzione normativa ed informatica per farsi trovare pronti a questo nuovo, importante cambiamento. 


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