Richiesta di accesso agli atti amministrativi concernenti una concessione cimiteriale perpetua di tomba di famiglia
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Lombardia – Sentenza 7 maggio 2019, n. 164
Servizi Comunali Contratti pubbliciMASSIMA
La sezione di controllo per Regione Lombardia, con la sentenza n. 164 del 7 maggio 2019, ha affermato che ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del r.d. 2440/1923, gli atti di alienazione di beni pubblici devono essere ricondotti nell’ambito dei “contratti attivi”, dai quali deve conseguire un’entrata nel bilancio dell’ente. Il legislatore ha dunque ipotizzato esclusivamente fattispecie di concessioni onerose, in quanto il patrimonio disponibile dell’ente ha come fine quello di produrre reddito e una cessione gratuita non crea entrate per l’ente, anzi ne costituisce impoverimento, riducendone i mezzi patrimoniali. Da ciò consegue che, in linea generale e in assenza di una previsione normativa, non sono riconducibili alla facoltà di un ente locale atti di liberalità che non rispondano, patrimonialmente, ad un interesse pubblico (Cass. 7 dicembre 1970, n. 2589). L’interesse alla conservazione e alla corretta gestione del patrimonio pubblico è da considerare primario anche perché espressione dei principi di buon andamento e di sana gestione, ed impone all’ente di ricercare tutte le alternative possibili che consentano un equo contemperamento degli interessi in gioco, adottando la soluzione più idonea ed equilibrata, che comporti il minor sacrificio possibile per gli interessi compresenti.
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Risposta dell'Avv. Lorella Martini
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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