Contabilità ACCRUAL: aggiornato l’ITAS 1

Indicazioni operative per gli enti coinvolti nella fase pilota

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di Barbero Matteo
26 Febbraio 2025

 

Il percorso della contabilità ACCRUAL è entrato nel vivo lo scorso 1° gennaio, quando è ufficialmente partita la fase pilota che culminerà con l’approvazione del rendiconto 2025 entro il 30 aprile 2026. Per tale data occorrerà avere predisposto il conto economico e lo stato patrimoniale (anche) secondo le nuove regole definite nei principi ITAS e specificate nelle relative linee guida. Fra questi, spicca l’ITAS 1 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio, i cui contenuti sono stati oggetto di un primo aggiornamento.


Il quadro generale

La riforma 1.15 del PNRR prevede l’introduzione nel settore pubblico di un sistema di contabilità economico-patrimoniale basato sul principio ACCRUAL, che rappresenta, per gli enti locali, un’evoluzione di quello previsto dal D.Lgs. 118/2011.

Con l’art. 10 del D.L. 113/2024 è stata disciplinata una fase di sperimentazione delle nuove regole, che sono contenute nel c.d. quadro concettuale e soprattutto dei principi ITAS, che unitamente alle annesse linee guida dettano le regole di dettaglio. La fase pilota – che coinvolge Città metropolitane, province e comuni oltre i 5.000 abitanti – è stata avviata lo scorso 1° gennaio e culminerà con l’approvazione del rendiconto 2025 entro il 30 aprile 2026. In tal frangente, gli enti locali dovranno presentare, oltre al conto del bilancio finanziario ed agli schemi di bilancio economico-patrimoniale previste dall’allegato 4/3 al D. Lgs. 118/2011, anche un conto economico ed uno stato patrimoniale ACCRUAL compliant.

Entro la fine del prossimo mese di marzo è attesa la pubblicazione di due ulteriori decreti chiamati a definire, da un lato, le istruzioni di natura procedurale e tecnico-contabile in relazione all'utilizzo dei modelli di raccordo fra il nuovo piano dei conti e quello vigente, dall’altro i requisiti generali per l’adeguamento dei propri sistemi informativi.


Gli ITAS

Gli standard contabili italiani (ITAS) sono le regole principali di contabilizzazione a base accrual adottate per la Riforma 1.15 del PNRR. Essi, insieme al quadro concettuale e alle linee guida, rappresentano un corpus unico di regole per la rendicontazione e per la redazione del bilancio di esercizio delle amministrazioni pubbliche. Complessivamente, sono stati finora approvati 18 ITAS, i cui testi sono consultabili e scaricabili dal portale dedicato del Ministero dell’economia e delle finanze. Ciascun ITAS è dedicato ad un argomento specifico, ma frequenti sono i rimandi incrociati. La successione temporale dei principi ha, quindi, imposto a conclusione della fase di redazione l’aggiornamento del primo principio approvato, ossia l’ITAS 1.


L’aggiornamento dell’ITAS 1

Nella riunione del 27 gennaio scorso il comitato direttivo dello Standard setter board ha dato il via libera alle modifiche allo standard contabile ITAS 1 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio. Quest’ultimo disciplina la struttura, il contenuto e le modalità di presentazione dei prospetti che compongono il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato delle amministrazioni pubbliche. Esso, quindi, rappresenta la “cornice” all’interno della quale si devono inserire le regole operative dettate di successivi ITAS. In base all’ITA 1, il bilancio di esercizio comprende:

  • lo stato patrimoniale;
  • il conto economico;
  • il rendiconto finanziario dei flussi di cassa;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
  • il raffronto tra importi preventivi e consuntivi (per le amministrazioni che redigono il bilancio di previsione o il budget su base economico-patrimoniale);
  • la nota integrativa.

 

La novella è servita ad allineare l’ITAS 1 a tutti gli standard contabili approvati alla data del 26 giugno 2024 e con le versioni riviste degli standard ITAS 9 – Ricavi e proventi e ITAS 18 – Costi e oneri approvate dallo stesso comitato direttivo nella stessa seduta, contenenti modifiche relative al trattamento contabile dei proventi da trasferimenti vincolati.

Frale novità si segnalano:

  1. l’aggiornamento definizione di patrimonio netto, ora identificato come la differenza tra attività e passività, rappresentando quindi i mezzi propri dell’ente;
  2. alcune modifiche agli schemi di bilancio, con l’aggiornamento della classificazione dei debiti e dei fondi rischi;
  3. la correzione di alcuni refusi

 

Indicazioni operative

In attesa dei chiarimenti ministeriali è opportuno che enti coinvolti nella fase pilota pongano in essere i seguenti adempimenti preparatori:

  • aggiornamento e riclassificazione del proprio inventario alla luce della nuova struttura dello stato patrimoniale;
  • mappatura dei fatti gestionali e dei relativi procedimenti.

Nella fase pilota, come detto, l’accrual dovrà convivere sia con la contabilità finanziaria che con quella economico-patrimoniale conoscitiva prevista dall’ordinamento contabile vigente. Pertanto, è verosimile che, almeno transitoriamente, occorra comunque partire dalle registrazioni operate secondo le regole attuali, sia pure cercando (laddove possibile) di orientarle verso la nuova filosofica.   

 


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