Si vuole bloccare la plastic tax o almeno slittarla al 1 gennaio 2021 in una versione più leggera, e azzerare o ridurre la sugar tax, ma per farlo occorre trovare circa 400 milioni. Sarà compito del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a spiegare come si troverà una simile copertura. Tale cifra si andrà a sommare agli 1,7 miliardi già stanziati per il prossimo anno e recuperati con il “mini”maxi-emendamento al Ddl di bilancio depositato al Senato, dal Governo. Le discussioni sulla manovra continuano ad essere forti, con Italia Viva che si impone per il blocco delle tasse sulla plastica, sulle auto aziendali e sulle bibite zuccherate, proponendo sub-emendamenti atti a sopprimere le misure attualmente proposte.
Giuseppe Conte tenta di trovare un compromesso per alleviare l’atmosfera tesa a Palazzo Madama, facendo presente che tutti sono d’accordo sulla necessità di uno sforzo per ridurre la tassazione, e che è stato chiesto aiuto “alle strutture del Mef e alla Ragioneria, affinché quella che è già adesso una manovra che non aumenta la tassazione, non possa essere distorta per un paio di limitate misure collegate a tasse di scopo.” Conte porta all’attenzione che sul risultato le forze di maggioranza sembrano concordare, mentre il principale punto di contrasto rimane la plastic tax. Il ministro Gualtieri ha già fornito un primo restyling che porta l’impatto originario della tassa a calare del 70%, grazie soprattutto al dimezzamento del prelievo, portato da 1 euro a 50 centesimi al chilo. Si è parlato anche di un avvio posticipato all’estate del 2020 (contro il 1 aprile inizialmente stimato), ma Italia Valori è rimasta salda nella sua posizione, ammettendo di accettare solo un rinvio con partenza dal 1 gennaio 2021. Tale rinvio arriverebbe a costare 235 milioni (320 su base annua), mentre per la sugar tax si parla di 230 milioni per la cancellazione o almeno 150 per alleggerirla.
Nel sottoporre la cancellazione della plastic tax, Italia Valori ha presentato un correttivo in cui si attingerebbero fondi anche dal Reddito di Cittadinanza, cosa che non piace al M5S, già sul piede di guerra per il veto di PD e renziani all’emendamento da loro proposto per tassare la Chiesa e farle pagare 5 miliardi di Imu. Il M5S è anche tornato alla carica con le proposte dell’equiparazione degli stipendi di Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine e sul bonus di 250 euro per agevolare l’acquisto di airbag e moto.
Tra i ritocchi proposti dal PD troviamo invece la possibilità per gli enti locali delle Province di effettuare assunzioni a tempo indeterminato, pur nell’obbligo di rispettare rigide soglie. Al fine di potenziare l’alternanza scuola-lavoro, il ministero del Lavoro ha presentato un emendamento in cui si parla di 50 milioni di finanziamento. Si parla anche di estendere il bonus facciate per le case anche agli alberghi, e del finanziamento di 1.500 borse in più, destinate agli specializzandi in medicina, e di un fondo di 20 milioni per la non autosufficienza.
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