Con il Decreto legge 9 novembre 2020 n. 149, c.d. “decreto Ristori Bis”, il Consiglio dei Ministri, ha stanziato ulteriori risorse economiche destinate alle attività economiche, che sono state interessate direttamente o indirettamente dalle forti restrizioni disposte a tutela della salute pubblica, a seguito degli ultimi provvedimenti emanati per contrastare la diffusione del contagio dovuto al Covid19, nonché al sostegno dei lavoratori impiegati in tali attività.
Il Governo è quindi intervenuto con un secondo decreto con l’obiettivo di garantire un tempestivo sostegno economico a beneficio delle categorie più colpite dalle nuove misure di contenimento, anche alla luce della recente suddivisione delle Regioni in base al rischio di contagio e alla pericolosità di trasmissione del virus nei tre colori giallo, arancione e rosso.
Nello specifico, il decreto legge 149/2020 ha previsto le seguenti novità:
- Contributi a fondo perduto: il decreto Ristori Bis ha ampliato le categorie di attività economiche che possono beneficiare del contributo a fondo perduto, previsto dal precedente D.L. 137/200 (decreto Ristori), a favore di quei soggetti che risultano titolari alla data del 25 ottobre 2020 di una partita Iva attiva, e che svolgono una delle attività descritte nei codici ATECO presenti nell’allegato 1 al decreto e che dichiarano di avere la propria sede operativa o domicilio fiscale nelle aree del territorio nazionale che sono caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto. L’importo di tale beneficio varierà in funzione del settore di attività svolta, e per alcune categorie di operatori, la cui attività è situata nelle zone arancioni o rosse, è previsto un contributo aumentato di un ulteriore 50% rispetto a quanto erogato in virtù del decreto Ristori.
- Istituzione di un fondo per nuovi contributi: viene ora creato un fondo che permette di erogare in automatico il nuovo contributo o la maggiorazione di quello precedente a beneficio delle imprese situate in Regioni che in futuro potrebbero venir interessate da nuove misure restrittive (le Regioni gialle).
- Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari: l’art. 1 del D.L. 149/2020 riconosce un contributo a fondo perduto anche nei confronti degli operatori che hanno la propria sede operativa nei centri commerciali, nonché a favore degli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande.
- Cancellazione della seconda rata dell’Imu: viene confermato quanto già previsto con il decreto Ristori, ovvero la cancellazione della seconda rata dell’Imu in scadenza a dicembre, per le imprese che svolgono la propria attività lavorativa nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate dal D.P.C.M. 3 novembre 2020 (che ha suddiviso l’Italia nei tre colori giallo, arancione, rosso, in base alla velocità e pericolosità di circolazione del contagio). Affinché si possa beneficiare della cancellazione della seconda rata dell’Imu, è necessario che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.
- Sospensione contributi previdenziali: il decreto legge n. 149/2020 prevede inoltre la sospensione dei contributi previdenziali ed assistenziali per il mese di novembre 2020 a favore delle attività che si trovano ad operare nelle zone gialle, mentre viene prevista la sospensione per i mesi di novembre e dicembre 2020 per le attività presenti nelle zone arancioni e rosse.
- Bonus baby sitter e congedo straordinario: nelle Regioni rosse in cui è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter pari ad € 1.000. Viene riconosciuto anche il congedo straordinario a favore dei genitori lavoratori dipendenti, nel caso in cui la prestazione lavorativa non possa essere resa in modalità agile, erogando un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile.
- Rinvio secondo acconto IRES ed IRAP: viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap, a favore di tutti quei soggetti che svolgono attività economiche a cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), la cui sede è situata nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
- Trasporto Pubblico Locale: a fronte delle riduzione della capienza dei mezzi pubblici al 50%, viene previsto un incremento del fondo per il trasporto pubblico di 300 milioni di euro per il 2021, di cui sarà possibile destinare una parte per finanziare i servizi aggiuntivi riservati agli studenti.
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