La Rivista del Sindaco


I fondi per l’Efficientamento Energetico e lo Sviluppo Territoriale Sostenibile 2022-2024

Le nuove indicazioni del Ministero dell’Interno
Approfondimenti
di Di Costanza Luisa
25 Ottobre 2022


Il Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, con il Comunicato dello scorso 28 settembre, ha fornito ulteriori indicazioni rispetto agli obblighi previsti dal PNRR per la gestione, monitoraggio, controllo e rendicontazione dei Fondi ministeriali confluiti all’interno del PNRR.
In particolare, il Comunicato si concentra sui Finanziamenti del Ministero dell’Interno ricaduti all’interno della Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente 4: Tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2: “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni”, in cui sono confluiti i contributi agli investimenti per gli enti locali previsti dall’articolo 1, comma 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n.145 (“graduatoria 2021”), e dall’articolo 1, commi 29 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160 (cd. “medie opere e piccole opere”).

Le novità nella gestione dei finanziamenti di cui alla legge 160/2019
In merito ai finanziamenti di cui all’articolo 1, commi 29 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160 (Efficientamento Energetico e Sviluppo Territoriale Sostenibile), il Comunicato di settembre evidenzia le seguenti novità:

  • il decreto-legge 6 novembre 2021, n.152, convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, ha modificato l’art. 1 della legge 160/2019 inserendo il comma 31-bis con la previsione che i Comuni beneficiari delle misure di cui ai commi 29 e 29-bis, sono tenuti ad utilizzare una quota pari o superiore al 50 per cento delle risorse assegnate nel periodo dal 2020 al 2024 per interventi di Efficientamento Energetico, fatti salvi gli incarichi di progettazione esecutiva affidati entro il 31/12/2021;
  • non sono ritenuti ammissibili gli interventi per la manutenzione straordinaria delle strade, se non inerenti al dissesto idrogeologico, indicando tale specifica nella descrizione del CUP;
  • per le annualità 2022-2023-2024, i Comuni beneficiari sono tenuti a programmare, già nell’arco del 2022, le opere da realizzare nelle tre annualità e a generare i CUP dall’apposito template secondo le istruzioni allegate al Comunicato del 17/12/2021. Nel caso i CUP siano stati generati con modalità diverse da quelle indicate nel template, essi dovranno essere modificati ed aggiornati tramite il portale DIPE CUP;
  • le opere programmate per le annualità 2022-2024, contraddistinte dal CUP generato attraverso apposito template, saranno associate direttamente sul sistema informatico ReGis, e ivi rendicontate e monitorate.

Modalità di erogazione dei fondi e di presentazione della certificazione
L’erogazione delle tranches dei contributi per le opere programmate per le annualità 2022-2024 seguirà la seguente articolazione:

  • il 50 per cento erogato previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori attraverso il sistema di monitoraggio di cui all’art. 1, comma 35 (BDAP-MOP) della L.160/2021;
  • il 45 per cento erogato previa trasmissione al Ministero dell’Interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori, sottoposto al ministero tramite il portale TBEL – AREA CERTIFICATI;
  • il restante 5 per cento erogato previa verifica della completa alimentazione del sistema di monitoraggio di cui al citato comma 35 (BDAP-MOP) e del sistema di monitoraggio previsto dalla regolamentazione attuativa del PNRR (ReGis).

Nel caso di finanziamento di opere con più annualità di contributo, l’erogazione avverrà come segue:

  • il 50 per cento della prima annualità previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori attraverso il sistema di monitoraggio di cui al citato comma 35 (BDAP-MOP);
  • le restanti quote di contributo sulla base degli stati di avanzamento dei lavori;
  • il saldo, nella misura del 20 per cento dell'opera complessiva, previa verifica della completa alimentazione del sistema di monitoraggio di cui al comma 35 (BDAP-MOP), nonché del sistema ReGis e della trasmissione al Ministero dell'interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.

Il Ministero dell’interno, inoltre, precisa che la certificazione di conclusione dell’opera dovrà essere inviata, tramite il sistema certificazioni enti locali (“AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati”) alla pagina https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify, e successivamente caricata sul sistema di monitoraggio ReGis.
Tutti i CUP facenti riferimento all’art. 1, comma 29, L. 160/2019, riferiti alle annualità 2020 e 2021 già monitorate in BDAP -MOP, con attribuzione del corretto strumento attuativo, dovrebbero già essere presenti all’interno del Portale di Monitoraggio ReGis. Periodicamente, per tali annualità, verrà effettuato un caricamento automatico su ReGiS di tutti i CUP associati sul sistema BDAP-MOP.
Va evidenziato che i CUP relativi alla linea di finanziamento riferita all’annualità 2022 non risultano ancora visibili sul sistema ReGiS: riteniamo che il Ministero provvederà a renderli accessibili nelle prossime settimane.

I criteri per i controlli e la verifica tramite il ReGis
Sia per quanto concerne la legge 160/2019 che per la legge 145/2018, il Soggetto Attuatore, in quanto responsabile del progetto, deve rispettare i criteri previsti per le misure PNRR: la regolarità amministrativo-contabile, il conseguimento dei milestone e target associati agli interventi, oltre al rispetto dei principi DNSH, del tagging clima digitale, della parità di genere, della valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali. Le procedure di controllo devono essere attestate tramite le specifiche funzioni del ReGis:

  • Procedure di gara e atti di competenza per la registrazione e le attestazioni degli esiti di gara;
  • Spese/Procedure consuntivate - Rendiconto di Progetto per la rendicontazione delle spese da presentare al Ministero di competenza.

Tali verifiche vengono effettuate con l’apposizione di flag ed il caricamento della documentazione a supporto dei controlli svolti (es.: check list, attestazioni, verbali, nonché ogni altra documentazione ritenuta necessaria in ragione delle peculiarità e specificità di ciascuna riforma/del singolo investimento).

Utilizzo delle economie dai ribassi di gara
In deroga a quanto previsto dai decreti di assegnazione dei finanziamenti, è prevista la possibilità di utilizzare le economie derivanti dai ribassi di gara esclusivamente per far fronte al caro materiali e solo per la realizzazione della stessa opera dalla quale derivano.
L’utilizzo delle stesse è quindi escluso per ogni altra eventualità, così come le stesse non possono essere utilizzate per le varianti in corso d’opera.


Articolo di Luisa Di Costanza


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