Di seguito al precedente articolo sull’argomento aggiorniamo la situazione, ancora critica se è vero che, il 17 gennaio scorso, l’ANCI, tramite il proprio segretario generale, ha ribadito e sottolineato le principali criticità che richiedono una risoluzione urgente sul tema della digitalizzazione degli appalti, tra cui quelle di seguito evidenziate (per la versione integrale si veda la nota ANCI Principali criticità digitalizzazione appalti):
Accesso tramite spid
L’accesso con solo SPID crea difficoltà a tradurre operativamente sulle piattaforme un lavoro di tipo collegiale da parte dell’Ufficio obbligando il RUP (o il responsabile di fase) ad essere presente per passaggi istruttori - preparatori come l’estrazione del CIG.
L’Anci propone :
Applicazione principio unicità invio dati
La piena applicazione del principio dell’unicità dell’invio, come contenuta all’art.19, comma 2, del codice comporta che ogni dato venga fornito una sola volta a un solo sistema informativo e che non possa essere richiesto da altri sistemi o banche dati, ma sia reso disponibile dal sistema informativo ricevente.
Nella fase attuale, invece, risulta necessario inserire i dati più volte e in molti passaggi, sia d’inserimento iniziale che in sede di aggiudicazione.
L’ANCI rileva che in relazione a CUP, CUI, e in generale ai dati inseriti in fase di programmazione dei lavori pubblici occorre l’interoperabilità con ogni fase della gara.
Dati e BDCP sviluppati prima del 01.01.2024
Le procedure create precedentemente al 1° gennaio 2024 debbono poter regolarmente continuare a svolgersi secondo le regole e le norme in vigore per il periodo in cui sono state avviate, essendo indispensabile:
riaprire il sistema smart CIG per modificare o aggiornare gli smart CIG già acquisiti;
rendere possibile l’inserimento nelle piattaforme e nel MEPA degli smart CIG acquisiti con il precedente sistema.
PCP: malfunzionamento tecnico generale
Tra i numerosi problemi di funzionamento del sistema sono segnalati:
In generale, le stazioni appaltanti segnalano tempi lunghi di acquisizione del CIG, complessità degli adempimenti e onerosità delle informazioni da inserire anche per i micro-affidamenti, malfunzionamento delle piattaforme elettroniche, indisponibilità di piattaforma regionali.
A fronte delle tante e gravi problematiche le risposte di ANAC via via fornite fino ad oggi mediante delibere o più semplicemente comunicati del Presidente (riattivazione dello Smart CIG fino al 30 settembre 2024; webinar on line sul proprio sito in ordine alle modalità di utilizzo delle piattaforme e sulle procedure operative per l’acquisizione del CIG, v. https://www.youtube.com/watch?v=mLoU1Ay2p88; pubblicazioni di FAQ operative e a chiarimento), non sembrano aver risolto definitivamente ogni problema.
Anche il “fai da te” seguito dai RUP o il generoso contributo di molti di essi di pubblicazione on line (anche tramite Youtube) delle proprie esperienze, con tanto di suggerimenti ed espedienti, pur consentendo di condividere le conoscenze e le soluzioni, almeno di alcuni problemi, lascia il sistema in una fase ancora caotica e critica, specie per gli enti di più modeste dimensioni.
In ogni caso, in attesa della soluzione di tutte le criticità esistenti, rinviamo alle istruzioni ANAC di cui al webinar on line e rammentiamo in sintesi i passi della procedura:
Articolo di Eugenio De Carlo
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