Riflessioni sul destino delle nuove Province e alcune proposte per dar loro un futuro dignitoso e utile al Paese. Un test sul caso Abruzzo
Che la faccenda delle nuove Province sia destinata a trascinarsi per le lunghe sembra ormai scontato. Quello che segue vuole essere un contributo utile a riflettere su cosa si potrebbe fare se solo si riuscisse ad abbandonare l’ottica tradizionale, vale a dire se si riuscisse a trasferire in quel che rimane delle Province un minimo di cultura da “intrapresa pubblica”.
Vediamo meglio di cosa si tratta. Le Province, a seguito della legge 56/14, detta “Del Rio” deve dedicarsi a tre tipolgie di attività:
L’ipotesi di lavoro che si intende sviluppare riguarda il punto 3. E’ possibile, infatti, individuare, da subito, degli ambiti di collaborazione Comuni-Province tali da:
Per conseguire questi risultati è necessario partire da un’offerta di servizi della Provincia capace di incontrarsi con la domanda (potenziale e/o latente) dei Comuni, sui seguenti punti:
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