Per la Fase 2 il cantiere ammortizzatori è stato aperto dal Governo, per supportare il paese con uno strumento in grado di aiutare la ripresa per l’autunno 2020 e poi per il 2021. Varie parti sociali hanno pressato per vedere la durata della copertura della cassa integrazione (legata all’emergenza scatenata dall’epidemia di coronavirus) estesa oltre il 31 ottobre, termine stabilito dal Dl Rilancio. Una strategia in due fasi viene studiata per permettere tale estensione:
- il primo passo si vedrà con il probabile emendamento al Dl 34 dello scorso 19 maggio, che porterà alla soppressione del termine del 1 settembre, in modo da poter sfruttare anche le 4 ulteriori 4 settimane di proroga della Cig, in questo modo si aiuteranno le aziende prossime all’esaurimento delle prime 14 settimane di ammortizzatore. Possibile anche la valutazione positiva di proposte di modifica, nell’iter di conversione del Dl, allo scopo di allargare la platea delle imprese che potranno ricorrere alla Cig in continuità;
- il secondo passo sarà la rivisitazione degli ammortizzatori sociali, che dovrebbe avvenire tramite un provvedimento ad hoc, oppure con una norma della legge di Bilancio, con la possibilità di distinguere tra crisi aziendali reversibili o settori strategici per lo sviluppo del Paese e quelle irreversibili. Una nuova Cig accompagnerebbe le prime, mentre per le seconde si attiverebbero più solide politiche attive del lavoro.
Lo scopo dell’utilizzo della Cig ricadrebbe nel permesso di riconversione produttiva, nella ristrutturazione degli impianti e nella riorganizzazione del lavoro, mentre grazie a nuove politiche del lavoro attive, si potranno agevolare la riqualificazione delle competenze per un successivo sbocco occupazionale e la ricollocazione del personale. Tra i motivi che rendono necessaria la rivisitazione del sistema di ammortizzatori sociali c’è anche la scadenza del quinquennio mobile previsto dalla riforma 2015, che scade proprio quest’anno, ed a causa del quale numerose aziende si potrebbero ritrovare prive di sussidi ordinari, una volta che la Cig d’emergenza per il Covid-19 (a carico dello Stato) sarà terminata.
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