I revisori si troveranno con maggiori responsabilità per affrontare i preventivi 2020/2022, poiché saranno chiamati a verificare se le misure legate all’emergenza da Covid-19 applicate dal Governo ed analizzare il bilanciamento equo tra la tenuta degli equilibri di bilancio e le finalità perseguite tramite le suddette misure.
In questo nuovo contesto si inseriscono anche i questionari e le Linee guida della Corte dei Conti per il bilancio di previsione 2020/22 (delibera delle Sezioni Autonomie 8/2020), che portano con se una possibilità di apertura verso gli interventi emergenziali ma anche una certa dose si timore. L’intervento delle Linee guida avviene infatti nel pieno dell’emergenza sanitaria, portando anche allo slittamento del termine per la deliberazione del preventivo al 31 luglio, anche per quanto riguarda la salvaguardia contestuale degli equilibri. Anche il riparto delle competenze e il regime ordinario dell’esercizio provvisorio sono coinvolti negli interventi e misure dell’articolato complesso (Dl 18/2020, Dl 34/2020 e ordinanza 658/290209 della protezione civile).
Per monitorare gli effetti di tutto ciò sugli equilibri di bilancio, il controllo dei revisori sarà fondamentale. Valutazioni che avranno il compito di concentrarsi sui profili particolari della gestione economico-finanziaria con riferimento a vari punti, quali:
- la corretta finalizzazione delle risorse liberatesi per effetto delle misure di alleggerimento;
- la rimodulazione della spesa in ragione delle esigenze sopravvenute;
- la gestione della liquidità;
- la convenienza economica delle operazioni in materia di indebitamento, in considerazione anche dei criteri di sostenibilità.
Oltre a ciò, spetterà ai revisori il compito di indicare se una copertura congrua garantisce l’equilibrio di bilancio e se l’ente ha applicato avanzo libero accertato oppure avanzo libero presunto (come da comma 1-ter, articolo 109, Dl 18/2020), il tutto attraverso il questionario da far pervenire alla Corte.
L’eventuale disavanzo realizzato a rendiconto, investigato dalle nuove componenti previste per l’esercizio 2019, sarà fonte di grande attenzione. I revisori saranno tenuti a rilasciare il proprio parere riguardante la delibera di Consiglio in cui si sono definite le modalità di recupero, entro 45 giorni da quanto è stato approvato il rendiconto, al contrario di quanto avviene con il disavanzo generato applicando il metodo ordinario per calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità. La corretta contabilizzazione delle poste nel bilancio 2020/2022 dovrà essere ben controllata, riguardo il fondo anticipazione di liquidità.
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