Con il decreto del Ministro dell’Interno del 30 settembre 2020 è stato nuovamente prorogato alla data del 31 ottobre 2020 il termine di presentazione del Bilancio di previsione 2020/2022 da parte degli Enti locali.
Il provvedimento del Ministro Lamorgese è stato emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, dopo aver sentito la Conferenza Stato – città ed autonomie locali. Proprio l’organo di raccordo tra lo Stato e gli Enti locali nei giorni precedenti aveva approvato la proposta formulata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dall’Unione Province Italiane (UPI), di prorogare il termine inizialmente previsto al 30 settembre 2020 per la deliberazione dei bilanci di previsione.
La richiesta di rinvio si è resa necessaria in considerazione delle notevoli difficoltà incontrate dagli Enti locali della Regione Sicilia, e per gli Enti locali che sono stati interessati dalle recenti elezioni amministrative. In presenza della scadenza del 30 settembre, gli Enti della Regione Sicilia non sarebbero riusciti ad adottare le delibere tariffarie conseguenti agli atti adottati dalla Regione Sicilia, che dispongono l’impiego delle risorse finanziare destinate alla compensazione delle minori entrate degli Enti locali.
La proroga del bilancio di previsione rappresenta senza ombra di dubbio una notizia importante per gli Enti locali, che nello svolgimento della propria attività amministrativa, si trovano da mesi alle prese con notevoli difficoltà gestionali ed economiche causate dall’emergenza dovuta al Covid19, che ha provocato incertezza sulla quantità delle risorse disponibili per gli Enti.
Il nuovo rinvio dei termini del bilancio di previsione al 31 ottobre 2020 si inserisce in un quadro di proroghe già previste nei mesi precedenti con altri provvedimenti, emanati a causa del Covid19, per venire incontro alle difficoltà dei Comuni e delle famiglie italiane in virtù dell’emergenza sanitaria.
Infatti, inizialmente il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione era fissato al 30 aprile 2020, ma, in conseguenza dell’emergenza dovuta al Covid19, con l’art. 107 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 c.d. “Cura Italia”, tale termine è stato prima spostato al 31 maggio 2020, e poi con la relativa legge di conversione n. 27/2020 è stato rinviato al 31 luglio 2020.
Successivamente con l’art. 106 comma 3 del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34 c.d. “decreto Rilancio” il termine è stato differito al 30 settembre 2020 (confermato anche dalla relativa legge di conversione n. 77/2020), per arrivare ora al nuovo ed ulteriore differimento al 31 ottobre 2020.
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: