La Rivista del Sindaco


L’importanza della pianificazione e della gestione delle emergenze di protezione civile negli Enti Locali

L’autorità dei Comuni e i doveri dei Sindaci
Approfondimenti
di La Posta del Sindaco
12 Marzo 2025

 

Non esiste territorio immune dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o dall’attività dell'uomo. 

A livello locale la prima risposta all’emergenza deve essere fornita dal Comune che deve assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi e deve coordinare le attività di assistenza alla popolazione colpita nel proprio territorio. Ruolo fondamentale è quello del sindaco quale garante della sicurezza dei propri concittadini, in primo luogo, e della tutela del territorio comunale.

La gestione delle emergenze, come previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 “Codice della protezione civile”, consiste nell'insieme delle misure e degli interventi finalizzati ad assicurare soccorso e assistenza alle persone e agli animali colpiti da eventi calamitosi, ridurre l’impatto dell'evento e coordinare le attività di informazione alla popolazione.

Gli eventi emergenziali di protezione civile sono suddivisi in eventi che:

  1. possono essere fronteggiati con interventi in via ordinaria dai singoli enti e amministrazioni competenti;
  2. per natura o estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari;
  3. per intensità ed estensione hanno rilievo nazionale e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.

 

Ma che cos'è la protezione civile e quali sono i suoi compiti?

Art. 1, d. lgs. n. 1/2018: "La Protezione civile è un servizio nazionale volto a tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, le abitazioni, gli animali e l’ambiente dai danni (o dal pericolo di danni) derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo".

Il servizio è coordinato a livello nazionale dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto da tutte le amministrazioni dello Stato. Per operare l'ente si avvale di varie figure: Vigili del Fuoco, forze armate e di polizia, enti e istituti di ricerca, strutture del servizio sanitario nazionale, volontari, Croce Rossa Italiana e Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Sistema nazionale per la Protezione dell’ambiente e strutture preposte alla gestione dei servizi meteorologici.

Oltre ad intervenire in caso di emergenza, l'ente deve cercare di prevenire gli eventi calamitosi. Attività tipiche della Protezione civile sono:

  • previsione: identificazione e studio degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, preannuncio, monitoraggio, sorveglianza e vigilanza in tempo reale degli eventi;
  • prevenzione: mediante attività volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi;
  • gestione dell'emergenza: misure e interventi atti ad assicurare il soccorso;
  • superamento dell'emergenza.

Il Sistema della protezione Civile si basa su Autorità che esercitano, in relazione ai rispettivi ambiti di governo, funzioni di indirizzo politico e sono:

  • il Presidente del Consiglio dei ministri, in qualità di autorità nazionale di protezione civile;
  • i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, in qualità di autorità territoriali di protezione civile e in base alla potestà legislativa attribuita;
  • i Sindaci e i Sindaci metropolitani, in qualità di autorità territoriali di protezione civile limitatamente alle articolazioni appartenenti o dipendenti dalle rispettive amministrazioni.

Il Servizio nazionale si articola in componenti, strutture operative nazionali e regionali. Rispetto alle autorità di protezione civile operano:

  • il Dipartimento della protezione civile, di cui si avvale il Presidente del Consiglio dei ministri;
  • le Regioni titolari della potestà legislativa concorrente in materia di protezione civile e le Province autonome di Trento e di Bolzano titolari della potestà legislativa esclusiva;
  • i Comuni, anche in forma aggregata, le città metropolitane e le province in qualità di enti di area vasta.

 

Il Piano di Protezione Civile

La pianificazione di protezione civile è un’attività di prevenzione non strutturale volta alla predisposizione del Piano di Protezione Civile: un documento di supporto all’Autorità competente nella gestione delle emergenze.

Il Piano di Protezione Civile deve contenere le attività di previsione e l'identificazione di scenari di rischio possibili nel territorio considerato, le strategie operative e i modelli di intervento per ogni rischio considerato, le strutture operative e le risorse a disposizione per fronteggiare l’evento in corso. Il Piano di Protezione Civile va predisposto dagli Enti competenti dei vari livelli territoriali, a partire da quello comunale per il quale l'Autorità di protezione civile è il Sindaco.

A livello locale i Piani di Protezione Civile devono essere redatti dagli Enti locali tenuti anche ad aggiornarli seguendo gli indirizzi operativi regionali per la redazione e l’aggiornamento dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali.


Gli scenari di danno

La base conoscitiva per dimensionare le risorse da mettere in campo è costituita dagli scenari di danno, strumenti di previsione del possibile danneggiamento e del conseguente coinvolgimento della popolazione. La conoscenza di uno “scenario di danno” permette di ottenere un quadro territoriale dell’area coinvolta dall’evento fornendo, quindi, importanti informazioni, quali la localizzazione e l’estensione dell’area maggiormente colpita, la funzionalità delle reti dei trasporti, delle vie di comunicazione e delle linee di distribuzione, oltre che le perdite attese in termini di vite umane, edifici crollati e danneggiati ed il corrispondente danno economico. Le informazioni consentono di identificare e descrivere l’evento/i di riferimento allo scopo di dimensionare le risorse umane, i materiali da utilizzare e la loro allocazione da prevedere nel piano. 

In tale ambito, il Dipartimento di Protezione Civile fornisce il proprio supporto alle Regioni nelle loro funzioni di pianificazione e indirizzo nei confronti degli Enti locali minori, Province, Comuni, Comunità Montane, fornendo le informazioni riguardanti il loro impatto sul territorio.

Gli strumenti che attualmente sono disponibili per la valutazione degli scenari di danno sono:

  • Sige - Sistema Informativo per la Gestione dell’Emergenza 
  • Scecom - Scenari di danno comunali 

 

Il ruolo del sindaco

Come accennato, il sindaco è la prima autorità comunale di Protezione civile e al verificarsi di un’emergenza nell’ambito del territorio comunale assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita. Il sindaco inoltre organizza le risorse comunali per fronteggiare rischi specifici del suo territorio.

Non solo: le autorità territoriali di protezione civile sono responsabili del recepimento degli indirizzi nazionali in materia di protezione civile; della promozione, dell’attuazione e del coordinamento delle attività di protezione civile; dell’articolazione delle strutture organizzative preposte all’esercizio delle funzioni di protezione civile e dell’attribuzione, alle medesime, di personale adeguato, della disciplina di procedure e modalità di organizzazione dell’azione amministrativa delle strutture e degli enti afferenti alle rispettive amministrazioni.

Quando la calamità naturale o l’evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune il Sindaco deve sapere chiedere l’intervento di altre forze e strutture operative regionali alla Regione e di forze e strutture operative nazionali al Prefetto. A tali fini, il Sindaco deve assicurare il costante aggiornamento del flusso di informazioni con il Prefetto e il Presidente della Giunta Regionale in occasione di eventi di emergenza, curando altresì l’attività di informazione alla popolazione.

Essere consapevoli dell’importanza della gestione delle emergenze deve portare con sé l’esigenza di innalzare il livello di preparazione dei diversi attori istituzionali territoriali, per gestire in maniera coordinata le attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, la gestione delle emergenze e il loro superamento. Ai Comuni spetta dunque aver le competenze pratiche e operative per affrontare consapevolmente le emergenze.



--> Se vuoi saperne di più partecipa al corso base di formazione alla pianificazione e gestione delle emergenze di Protezione civile che sarà gestito, in tre appuntamenti, dal Dottor Giuseppe Napolitano, Direttore della Protezione Civile Roma Capitale.

--> Clicca qui per iscriverti al primo incontro IL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE, SUSSIDIARIETÀ E PIANIFICAZIONE del 18/03/2025.


Il percorso formativo costituisce il primo passo per raggiungere l’obiettivo dell’innalzamento della resilienza delle comunità locali in relazione agli eventi critici di protezione civile. Il completamento del ciclo di webinar, previo attestato di completamento del percorso formativo, è solo il basilare presupposto per la costruzione di una metodologia consapevole di approccio alla materia “protezione civile” ed è lo strumento per muoversi con cognizione di causa, anche verso livelli di formazione avanzata. 
 


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