Mit e Mibact insieme per migliorare infrastrutture e accessibilità delle vie del turismo
Turismo, piano da 24 miliardi (di Andrea Mascolini su “Italia Oggi” del 22 settembre 2017)
Un piano straordinario per la mobilità turistica denominato “Viaggiare in Italia”, presentato nei giorni scorsi dal titolare delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, e da Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, metterà sul piatto risorse per almeno 24 miliardi da investire in un arco temporale di sei anni (dal 2017 al 2022). Tra le leve fondamentali sulle quali è previsto che si agirà, ci sono l’innovazione tecnologica e organizzativa, la valorizzazione delle competenze, la qualità dei servizi. La scelta del Governo di investire sul settore deriva da alcuni dati oggettivi, illustrati nello stesso piano: nel 2016 il settore turismo ha rappresentato l’11,1% del Pil nazionale con oltre 168 miliardi di euro, il numero di viaggiatori che ha visitato l’Italia nel 2016 è stato di oltre 66 milioni, con un aumento di circa 8 milioni sul 2015 e una spesa generata sul territorio nazionale di oltre 45 miliardi di euro. Gli obiettivi generali del piano per la mobilità turistica, che sono parte del più generale programma “Connettere l’Italia” allegato al Def 2016, sono quelli di accrescere l’accessibilità nazionale, riducendo i tempi di collegamento tra le principali porte d’accesso nazionali e i siti turistici, ma anche di aumentare l’accessibilità regionale adeguando infrastrutture e servizi di mobilità nei distretti turistici. Il piano individua gli elementi costitutivi del sistema nazionale integrato dei trasporti (Snit) e identifica 108 progetti e programmi di investimento prioritari che riguardano strade, ferrovie, porti, aeroporti, ciclovie e sistemi di trasporto rapido di massa. Da questi interventi ci si attende un forte impatto su accessibilità e mobilità turistica e l’attivazione di importanti risorse finanziarie. Andando a guardare alcuni dei principali interventi previsti dal piano, troviamo il progetto “Easy Station” del valore di due miliardi che prevede il miglioramento di 620 stazioni ferroviarie in termini di accessibilità, funzionalità, decoro e sicurezza, informazioni al pubblico. Un miliardo verrà impiegato per il miglioramento della rete ferroviaria di collegamento con le porte d’accesso rappresentate dai principali aeroporti nazionali (Milano, Bergamo, Roma Fiumicino, Catania, Genova). Oltre due miliardi e mezzo sono previsti per il completamento e l’avvio di nuovi interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa nelle aree urbane e metropolitane. 140 milioni saranno destinati al “recupero dei waterfront”, 180 milioni per la realizzazione del sistema delle ciclovie turistiche nazionali, 60 per la valorizzazione di cammini di rilevanza nazionale, come la Via Francigena e l’Appia Regina Viarum. Immancabili gli interventi per la “digitalizzazione”: prevista quella della A2 Autostrada del Mediterraneo (così è stata ribattezzata la Salerno-Reggio Calabria) che diventerà così la prima “smart road” italiana. Per finire, un capitolo di spesa riguarderà la riqualificazione e il riuso ai fini turistico-ricettivi di più di 300 immobili pubblici abbandonati situati lungo percorsi ciclo-pedonali e itinerari storico-religiosi.