Si contano più di 299mila carte d’identità elettroniche regolarmente valide per l’espatrio dotate di un “difetto di fabbricazione”.
La circolare n.9 del 2018 erogata dal Ministero dell’Interno, prevede la pronta correzione del difetto verificatosi durante i processi di produzione. Infatti si è scoperto che alcuni documenti avevano dei chip difettosi, in quanto contenente una data di emissione divergente da quella scritta nella parte frontale del documento.
Si è subito provveduto alla comunicazione dei seriali difettosi presso le frontiere, è stato inoltre d’obbligo comunicare a ciascun cittadino interessato da questo increscioso inconveniente, sono stati anche allertati i Comuni.
E’ compresa tra le attività organizzate dal Viminale, quella di comunicare ad ogni ente preposto la procedura straordinaria riguardante tale difetto.
Questa atipicità non comporta in alcun modo la mancata validità del documento di identità, sia fisica che digitale, ma potrebbe comportare delle problematiche durante i controlli alle frontiere, anche se sono già state prontamente avvisate.
Proprio in virtù del fatto che alcune anomalie non possano ancora essere note alla maggioranza dei cittadini, il Viminale invita ciascun cittadino a controllare se il proprio documento di identità è vittima di tale difetto, in caso di riscontro positivo, il cittadino avrà la possibilità di sostituirla senza alcun costo aggiuntivo presso il proprio Comune di residenza. E’ dunque possibile verificare la presenza di questo difetto al seguente link: http://www.cartaidentita.interno.gov.it/verifica-cie/.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha già informato tutti i Primi Cittadini dei Comuni interessati, attraverso una lettera del Presidente Antonio Decaro, che ha richiesto espressamente al Viminale di adottare misure emergenziali al fine di recare minori disagi sia personali che economici ai cittadini.
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