Proroga di un anno per il bonus Formazione 4.0 e altre novità

La Commissione V della Camera ha approvato l'emendamento in legge di Bilancio che prevede la proroga di un anno per le agevolazioni fiscali riguardanti la Formazione 4.0 delle imprese. Il bonus comprende anche le spese di formazione che un'impresa ha sostenuto nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018. Ancora fissato a 300mila euro il limite massimo del bonus, anche se sono presenti delle rimodulazioni del credito, basate sulla grandezza dell'impresa: se prima il valore del credito per le spese sostenute per la formazione era pari al 40% per ogni azienda; per le piccole imprese aumenta fino al 50%, per le medie imprese rimane invariato, mentre cala al 30% per le grandi imprese. Le grandi imprese sono anche soggette a un limite massimo di 200mila euro, al contrario delle altre.

Tra gli emendamenti approvati troviamo l'estromissione agevolata immobili strumentali, una procedura (disposta dalla legge di Stabilità 2016, comma 121) che riguarda l'esclusione dei beni immobili strumentali dal patrimonio dell'impresa, che viene estesa ai beni posseduti dagli imprenditori individuali al 31 ottobre 2018. Pagando un'imposta sostitutiva di Irap e Irpef (aliquota all'8%) si potranno escludere tali beni dal patrimonio dell'impresa con effetto decorrente al 1é gennaio 2019 dalla primo periodo d'imposta in corso. L'imposta sostitutiva dovrà essere versata ratealmente entro il 30 novembre 2019 e il 16 giugno 2020.

Una modifica ai Piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir) è avvenuta grazie all'emendamento proposto da Giulio Centemero (Lega), che arriva ad introdurre un ulteriore vincolo di destinazione dei relativi investimenti effettuati. Almeno il 3% del valore complessivo delle somme destinate al Pir dovrà essere investito in sistemi multilaterali di negoziazione di piccole e medie imprese, oltre al 70% già vincolato ai sensi delle norme vigenti oppure in strumenti finanziari non negoziati nei mercati regolamentati, fornendo così un sostegno alle piccole e medie imprese e al crowfounding.

Un'altra modifica importante riguarda la sogli di 15mila euro che turisti stranieri (europei e non) potranno trasferire in cash, rispetto al precedente valore di 10mila euro. Le disposizioni però si affidano alle già vigenti norme in materia di uso del contante, che attestano a 3mila euro il limite ordinario.