La Rivista del Sindaco


Modica, le luci della discordia

Approfondimenti
di La Posta del Sindaco
03 Luglio 2019

Il caso che prendiamo in questione oggi è a dir poco particolare, difatti la diatriba è relativa alle luci che illuminano il bellissimo centro in stile barocco del Comune siciliano di Modica, tutelato anche dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

L’Ente avrebbe richiesto, al fine di ridurre il consumo elettrico, la sostituzione delle lampadine del centro storico, passando all’illuminazione led, cambiando quindi le lampade alogene che fornivano quella luce tendente al rosso che ha reso nota la città oltre gli italici confini.

L’illuminazione led, come notorio, propone infatti una luce bianca e fredda, modificando radicalmente la serie di chiaroscuri che offrono quella sensazione “presepesca”, secondo l’interpretazione di alcuni cittadini.

La segnalazione arriva al soprintendente, Dott. Calogero Rizzuto, il quale sostiene che l’ambiente in questione “È supervincolato dallo strumento urbanistico e da ben due vincoli paesaggistici”, aggiungendo che l’Amministrazione avrebbe dovuto chiedere un parere confirmatorio alla Sovrintendenza, prima di agire, visto che il Comune non ha fatto tale richiesta, è stata emessa un’ordinanza per sospendere la sostituzione.

Il Sindaco di Modica ha reagito chiedendo al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, una sospensiva di tale ordinanza per abuso di potere, difatti il primo cittadino sostiene che “Prima di procedere al cambio luci avevamo avuto delle interlocuzioni con i funzionari della soprintendenza, che ci avevano detto di sì e che non serviva un permesso” lo stesso prosegue dicendo che vista la mancanza di un verbale ora i funzionari della Sovrintendenza negherebbero quanto detto. Il Primo cittadino continua dicendo che all’interno del Centro Storico c’è l’intenzione di mantenere le luci calde, ma le luci alogene devono essere smantellate entro il 2020, come stabilito dall’Unione Europea.

Nella Penisola, molti Enti si sono già adoperati o stanno provvedendo a sostituire l’illuminazione pubblica, rendendola più efficiente e meno costosa, proprio al fine di adeguarsi a quanto richiesto da Bruxelles, gli stessi legislatori italiani hanno disposto ben 288 milioni di euro in incentivi previsti dal Bilancio 2018 dello Stato.

L’ex Sindaco e Avvocato, Carmelo Ruta, spiega che in questa tipologia di interventi, la scelta degli Enti propende verso le soluzioni più economiche, adottando led a luce fredda, difatti sistemi di illuminazione di ultima generazione con i medesimi parametri luminosi delle luci già presenti, sono disponibili in commercio, ma non essendo imposti da alcuna norma continua a prevalere la convenienza economica. Ciò spiegherebbe come mai numerose città hanno visto modificare lo skyline notturno, dopo il passaggio al nuovo tipo di illuminazione, in alcuni casi, le diverse proteste di cittadini e Associazioni hanno portato gli Enti a fare retromarcia.

City Green Light Srl, azienda che opera nella città siciliana in virtù della convenzione con la Centrale Acquisti della Pubblica Amministrazione Italiana (Consip), la quale ha all’attivo lavori similari in 110 Comuni italiani, non è d’accordo. Difatti, lo stop dei lavori, comporta per l’impresa un ingente danno economico, tanto da portare quest’ultima ad adire le vie legali, in quanto oltre a tutti gli investimenti già preparati, l’azienda dovrebbe pagare anche la bolletta energetica del Comune.

Il Project Manager dell’Azienda, Antonio Lucchino, sostiene che le luci giallastre tendenti al rosso non sono l’ideale a “restituire il reale colore del contesto architettonico, specie quando la pietra è molto chiara”, ribadendo che tali strutture subirebbero una resa migliore con le luci già installate.

Inoltre, i rappresentanti della ditta in questione sostengono che non è previsto in alcun caso dall’UNESCO che per preservare il patrimonio ambientale sia vietato cambiare luci, l’Amministrazione ha comunque chiarito la vicenda sostenendo che con City Green Light ci sia un accordo che appena sul mercato vengano resi disponibili luci calde, queste ultime debbano essere installate nel Centro Storico, al fine di riportarlo all’antico splendore.


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