Tutte le Regioni italiane hanno terminato l’iter necessario all’adesione al Fse (Fascicolo Sanitario Elettronico) agganciandosi all’infrastruttura nazionale. L’Agenzia per l’Italia Digitale, sta intanto continuando il suo lavoro utile a realizzare un punto di accesso unico alla nuova piattaforma.
Il complesso iter, iniziato nel 2016, si è quindi portato a conclusione, grazie alla recente aggiunta della Calabria.
Ora si continuano gli sforzi per rendere maggiormente fruibili tutti i dati ed i documenti sanitari provenienti da ogni Regione, mantenendo sempre l’attenzione verso la sicurezza e la protezione di tali dati estremamente sensibili, il tutto al fine di incentivare da parte delle strutture sanitarie e dai cittadini, l’utilizzo di questo utile sistema.
Per quanto riguarda l’interoperabilità, ovvero la capacità di scambiare informazioni con altri sistemi in maniera completa, è venuto in aiuto l’AgID, che attraverso la recente circolare n.3 si è occupata di prevedere un punto unico di accesso al Fse attraverso il sito www.fascicolosanitario.org.
L’accesso è molto semplice, infatti, i cittadini, dovranno autenticarsi con lo SPID, potendo finalmente consultare in maniera completa e priva di errori la relativa storia sanitaria ovunque essi si trovino.
All’interno della stessa circolare l’Agenzia per l’Italia Digitale ha stabilito una serie di specifiche tecniche che le Regioni dovranno seguire, al fine di permettere ai cittadini una corretta fruizione del servizio. L’effettiva entrata in funzione di questa gradita novità avverrà dopo un periodo di test nelle diverse Regioni, iniziato questo mese grazie al supporto AgID.
Prossimamente il Fse, permetterà ai cittadini di accedere ai relativi dati attraverso una logica once only, principio contenuto nell’attuale Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, il quale prevede che le informazioni dovrebbero essere richiesti una volta sola.
Ad ora il Fascicolo Sanitario Elettronico raccoglie una serie di dati collegati alla storia di salute del paziente, dal profilo sanitario ai verbali di pronto soccorso, senza dimenticare un eventuale consenso alla donazione di organi e tessuti. Alcune Regioni stanno implementando altri aspetti, come quelli relativi alle vaccinazioni e ai programmi di assistenza domiciliare. Al fine di arricchire ulteriormente i servizi contenuti è necessario che gli Enti si uniformino agli standard nazionali e che i cittadini consentano l’attivazione.
L’obiettivo futuro consiste nella trasformazione del Fse in uno strumento di principale importanza utile alla creazione di percorsi di cura ad hoc per anziani e malati cronici, strizzando l’occhio agli strumenti offerti dalla telemedicina.
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con:
