Le ultime modifiche previste dalla manovra del governo sono molte, per un valore di circa 1,3 miliardi. Di questi, circa 800 milioni (ben due terzi) saranno destinati al rilevante alleggerimento della plastic tax, come dichiarato da Roberto Gualtieri, ministro dell’economia. Eppure Italia Viva emette ancora un parere negativo sulla questione, il cui capogruppo a Palazzo Madama, Davide Faraone ha affermato che che “la vera notizia sulla plastic tax non è la rimodulazione ma il fatto che resti ancora in manovra. Noi abbiamo presentato un emendamento per abolirla perché crediamo che nessuna nuova tassa debba essere imposta in un paese in recessione”.
Gualtieri dal canto suo si è limitato a confermare l’avvio del lavoro in concomitanza con i ministeri di Ambiente e Sviluppo economico, al fine di varare il Piano nazionale plastica sostenibile. I quattro obiettivi del piano, basati su quanto già attuato in Emilia Romagna, sono:
- sostegno alla conversione della filiera produttiva;
- sostegno alla ricerca;
- riduzione della plastica nella PA;
- sensibilizzazione dei cittadini sulle iniziative per prevenire rifiuti di plastica.
Ottenere questi obiettivi è parte centrale della bozza in lavorazione al Mef, in cui vengono previsti incentivi fiscali per riconvertire la formazione e la produttività e realizzare degli accordi di filiera con i settori agroalimentari, cosmetico e farmaceutico, e per creare una sorta di “mercato” della plastica riciclata e valorizzare i progetti di ricerca.
Saranno introdotti al Senato le principali correzioni, quali auto aziendali, plastica e enti locali. La stessa “sugar tax” dovrà essere alleggerita, magari nel passaggio alla Camera, in particolare per il settore agroalimentare per cui occorrerà un intervento di diverse decine milioni di euro. Soldi che andrebbero presi da alcuni trasferimenti e in particolare dalle maggiori entrate fiscali, legate soprattutto alla fatturazione fiscale, che si spera dia una sferzata all’evasione fiscale.
Si parla anche di un anno di proroga della Cigs nelle aree di crisi industriale complessa e del bonus verde, ovvero la detrazione Irpef pari al 36% della spesa sostenuta per sistemare giardini dei condomini. Previsto anche un Fondo da 40 milioni in 3 anni per la ricerca sullo sviluppo sostenibile, e 100 milioni nel Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica, sempre per 3 anni. Rinnovati il “marebonus” e il “ferrobonus”, a cui si aggiunge la proroga del “salva precari” delle pubbliche amministrazioni al 31 dicembre 2021.
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