Da tempo si dibatte in merito ai cosiddetti “furbetti del cartellino”, e di recente si è cominciata a vagliare l’ipotesi di controllare i dipendenti pubblici attraverso sistemi di bio-videosorveglianza. Tale eventualità necessita però di un controllo per l’impatto privacy, come scritto dal Garante per la Protezione dei Dati, attraverso il parere n.167 dello scorso settembre 2019. Il tutto basandosi sullo schema del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
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