La Rivista del Sindaco


IL BANDO PERIFERIE OLTRE LOGICA INTERVENTI UNA TANTUM

Qualità della PA
di La Posta del Sindaco
16 Gennaio 2017

Intervento di Veronica Nicotra - segretario generale dell’Anci - a favore del Bando Periferie, ritenuto un importante “cambio di passo” nelle politiche di sviluppo

L’articolo che proponiamo, a firma del segretario generale dell’Associazione dei Comuni italiani, ci ha colpito anche perché ci è sembrato offrire un “endorsement” incondizionato, e come tale quindi forse non così comune, di un’iniziativa di finanziamento governativa. 
Dai “bandi periferie” l’esempio per nuove politiche di sviluppo (di Veronica Nicotra su Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi del 16 gennaio 2017) 
Inizia la fase operativa del cosiddetto Bando Periferie (Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia) attraverso la pubblicazione della graduatoria e l’individuazione delle prime 24 proposte finanziate dai 500 milioni messi a disposizione dal Governo. Un primo giudizio positivo la Nicotra lo dà alla rapidità dimostrata dai Comuni nel presentare proposte e da quella del nucleo di valutazione nell’esaminare progetti anche molto complessi. Le tipologie di azione individuate dal bando erano 5: miglioramento del decoro urbano; riuso e rifunzionalizzazione di aree; sicurezza; potenziamento dei servizi e del welfare; mobilità sostenibile. I progetti presentati sono stati 120 - a fronte dei 24 selezionati per il finanziamento - per un valore complessivo di 2 miliardi e 61 milioni. Anche di questo dato l’autrice dell’articolo tende a dare una lettura positiva, non ponendo quindi l’enfasi sul numero degli esclusi dal finanziamento quanto piuttosto sulla qualità della risposta data dai Comuni, che starebbe a significare l’esistenza di “idee e progetti per concretizzarle”. 

Gli investimenti attiveranno risorse nel complesso superiori al miliardo di euro (per l’esattezza: 1.167.416.371 euro), perché ai 500 milioni del finanziamento governativo di aggiungono 162 milioni di fondi comunali, altre risorse pubbliche pari a 122 milioni e risorse private per 383 milioni (il coinvolgimento delle imprese nel finanziamento dei progetti è giudicato fattore particolarmente importante). Ad aggiudicarsi i finanziamenti sono state 4 Città metropolitane - Bari, Milano, Firenze e Bologna - e 20 Comuni capoluogo, per un totale di 131 Comuni coinvolti (bisogna infatti considerare i 109 Comuni ricadenti nel territorio delle 4 Città metropolitane) e oltre 12 milioni di abitanti interessati. Altro aspetto che la Nicotra ritiene degno di nota: tutti i progetti si collocano “trasversalmente” su vari temi e tutti implicano la rigenerazione di spazi e aree dismesse. In particolare: 17 progetti prevedono interventi di housing sociale, 20 azioni di inclusione sociale, 10 di promozione dell’imprenditorialità, 10 di promozione dell’istruzione e della formazione, 10 di sicurezza urbana, 7 di infrastrutturazione Ict, 10 di illuminazione pubblica, 18 riguardano anche attività sportive e del tempo libero, 14 la riqualificazione di spazi verdi, 11 la valorizzazione di beni culturali. Infine, per quanto riguarda la mobilità urbana, viene segnalata particolare attenzione a quella pedonale (in 12 progetti) e a quella ciclistica (in 8 progetti).  

I 4 progetti delle Città metropolitane selezionati rappresentano - a giudizio del segretario generale dell’Anci - una prima occasione in cui questa tipologia di Ente può misurarsi con ciò che deve rappresentare “istituzionalmente e politicamente”, dando prova di “capacità di fare sintesi nell’analisi dei bisogni di investimento, elaborando una prospettiva di crescita dell’area”. Il Bando Periferie viene definito dalla Nicotra “un’esperienza vincente che ci dice che è il momento di cambiare passo: uscire dalla logica del bando per varare politiche nazionali stabili. Programmazione, stabilità di risorse e di norme sono le condizioni per consentire ai Comuni di progettare con serenità”. In questo processo, l’Anci farà la sua parte per accompagnare i Comuni - già attivata la piattaforma on-line Agenda Urbana per la raccolta dei dati sui progetti - per stimolare il confronto sulle migliori esperienze e per condizionare le decisioni di politica nazionale.
 
 

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