A partire dal 2013 la spesa per la gestione delle Entrate tributarie ha avuto un trend costante di crescita fino ad arrivare, nel 2016, a circa 1,38 miliardi. Per la verità, l’importo preciso accertato per il 2016 a. 1,18 miliardi, ma si tratta di un totale di spesa riferito “solo” a 6871 Comuni e a poco più di 52 milioni di abitanti. Rapportando l’importo pro-capite risultante dal totale accertato, si raggiunge la spesa complessiva pari a 1,38 miliardi, pari ad una spesa pro-capite uguale pari a 22,7 Euro pro-capite. Ma si tratta di un valore medio a livello nazionale e, come tale, scarsamente significativo.
La ripartizione della spesa su base regionale, ed una presentazione della stessa spesa in valori medi regionalizzati, calcolati sia in valori pro-capite che in valore percentuale sul totale delle Entrate accertate connesse, consentono una valutazione più appropriata del fenomeno. Infatti, i Comuni che presentano i maggiori valori pro capite della spesa per la gestione tributaria sono quelli della Valle d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente pari a 224 euro e a 103 euro, a fronte di una media nazionale di 22,7 Euro.
La differenza tra le medie delle altre regioni a quelle della Val d’Aosta e Friuli è abnorme per non suggerire di rinviare ogni giudizio solo dopo una lettura più attente delle dinamiche gestionali che si possono ipotizzare per giustificare valori così elevati. Anche perché l’abnormità viene confermata anche dalla rilevazione della spesa in termini percentuali sul totale delle Entrate Tributarie: nella Valle d’Aosta il rapporto è pari al 31,4% e nel Friuli Venezia Giulia al 24%, in confronto alla media nazionale del 3,5%.
Si mantiene sempre inferiore ai 20 euro pro capite la spesa media per la gestione tributaria dei Comuni del Sud: i valori più bassi si osservano per i Comuni del Molise (14,8) e Campania (16,4). Per quanto riguarda le Isole, la media della Sicilia è pari a 17,7 euro pro capite mentre in Sardegna abbiamo un valore superiore di quasi 10 euro per abitante.
Al di sotto della media nazionale è anche la spesa dei Comuni umbri (16,8) e piemontesi (19,2). La percentuale più bassa tra spesa per gestione tributaria e le entrate tributarie totali si rileva per i Comuni del Lazio (2,3%), seguita da quella dell’Umbria (2,5%) e della Campania (2,6%).
REGIONI | N. Comuni | Popolazione | valore assoluto (in euro) |
pro capite (in euro) |
Spesa x gestione tributaria su ETT (in %) |
---|---|---|---|---|---|
PIEMONTE | 1.153 | 4.310.991 | 82.710.813 | 19,2 | 2,9% |
VALLE D'AOSTA | 59 | 103.659 | 23.226.964 | 224,1 | 31,4% |
LIGURIA | 220 | 1.516.487 | 52.060.964 | 34,3 | 3,8% |
LOMBARDIA | 1.467 | 9.701.074 | 197.277.646 | 20,3 | 3,4% |
TRENTINO-ALTO ADIGE | 166 | 678.492 | 22.958.574 | 33,8 | 6,9% |
VENETO | 528 | 4.644.775 | 137.983.760 | 29,7 | 5,3% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA | 145 | 778.826 | 80.505.926 | 103,4 | 24,0% |
EMILIA-ROMAGNA | 321 | 4.381.627 | 86.950.150 | 19,8 | 2,7% |
TOSCANA | 261 | 3.599.800 | 88.516.944 | 24,6 | 3,3% |
UMBRIA | 81 | 823.093 | 13.817.263 | 16,8 | 2,5% |
MARCHE | 157 | 1.229.019 | 25.664.261 | 20,9 | 3,5% |
LAZIO | 323 | 5.512.438 | 98.693.698 | 17,9 | 2,3% |
ABRUZZO | 267 | 1.170.363 | 20.361.009 | 17,4 | 2,8% |
MOLISE | 119 | 251.644 | 3.716.691 | 14,8 | 3,0% |
CAMPANIA | 478 | 5.209.877 | 85.550.872 | 16,4 | 2,6% |
PUGLIA | 223 | 3.354.636 | 62.985.837 | 18,8 | 3,3% |
BASILICATA | 127 | 565.342 | 10.286.231 | 18,2 | 3,3% |
CALABRIA | 376 | 1.821.801 | 32.889.580 | 18,1 | 3,3% |
SICILIA | 131 | 1.189.485 | 21.086.819 | 17,7 | 2,8% |
SARDEGNA | 269 | 1.219.474 | 32.618.701 | 26,7 | 5,2% |
ITALIA | 6.871 | 52.062.903 | 1.179.862.702 | 22,7 | 3,5% |
Tabella 1: Spesa per la gestione tributaria e servizi fiscali dei Comuni su base regionale – ANNUALITA’ 2016
Il calcolo della spesa media per classi demografiche evidenzia che la maggiore spesa pro capite per la gestione tributaria si ha nei Comuni della classe G, con una popolazione superiore ai 250.0000 abitanti (30,2 euro pro capite) e nei Comuni appartenenti alla classa A, con popolazione inferiore a 2000 abitanti.
Quindi la spesa maggiore si ha nelle classi dei Comuni collocate agli estremi: i più grandi e i più piccoli.
La correlazione tra le due classi demografiche viene meno se consideriamo il rapporto tra la stessa tipologia di spesa e l’ammontare delle Entrate tributarie totali: i Comuni piccolissimi fanno registrare una percentuale di spesa più elevata (4,6%), mentre i grandi Comuni una percentuale più bassa (3,1%).
CLASSI DEM. | N. Comuni | Popolazione | valore assoluto (in euro) |
pro capite (in euro) |
Spesa x gestione tributaria su ETT (in %) |
|
---|---|---|---|---|---|---|
A | < 2.000 ab. | 3.012 | 2.534.927 | 82.553.589 | 29,1 | 4,6% |
B | 2.000-4.999 ab. | 1.808 | 5.579.763 | 109.333.421 | 18,7 | 3,5% |
C | 5.000-9.999 ab. | 1.002 | 6.974.700 | 140.664.108 | 19,8 | 3,8% |
D | 10.000-19.999 ab. | 612 | 8.439.226 | 175.986.973 | 20,7 | 3,8% |
E | 20.000-59.999 ab. | 348 | 11.349.777 | 216.123.280 | 19,0 | 3,2% |
F | 60.000-249.999 ab. | 78 | 7.833.619 | 195.502.304 | 25,0 | 3,5% |
G | ≥ 250.000 ab. | 11 | 8.593.156 | 259.699.027 | 30,2 | 3,1% |
ITALIA | 6.871 | 52.062.903 | 1.179.862.702 | 22,7 | 3,5% |
Tabella 2: Spesa per la gestione tributaria e servizi fiscali dei Comuni per classe demografica
In un prossimo articolo l’analisi della spesa per la gestione tributaria esternalizzata.
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