La Rivista del Sindaco


Le istruzioni del Viminale sui contributi diretti per gli investimenti

Finanza Locale
di La Posta del Sindaco
16 Febbraio 2018

Le 48 FAQ (Frequently Asked Question) pubblicate il 12 febbraio scorso dal Ministero dell’Interno, in seguito alla pubblicazione del decreto 29 gennaio 2018, hanno affrontato i dubbi riguardanti gli obblighi di inserimento negli strumenti di programmazione, il CUP (Codice Unico di Progetto), le opere ammissibili e l’importo massimo finanziabile. 

Il capitolo riguardante l’inserimento in uno strumento programmatorio, è un punto particolarmente difficile da affrontare per i Comuni, questa documentazione potrebbe essere il DUP (Documento Unico di Programmazione) o il piano triennale delle opere.

Qualora gli interventi non siano previsti all’interno di un documento di programmazione, l’ente dovrà farsi carico di inserirli all’interno del bilancio di previsione 2018/20 entro la scadenza prevista per l’approvazione e di fornirne comunicazione, in caso di ammissione al finanziamento.

E’ valido anche l’inserimento in un strumento programmatorio vigente come il bilancio triennale e relativo DUP, a patto che entro il 31 marzo la previsione venga inserita all’interno dei nuovi strumenti di programmazione.

In caso di opere di importo inferiore a 100mila euro, che non son presenti nella programmazione triennale, basta che la stessa sia presente nel DUP e nel bilancio di previsione.

Non è invece possibile richiedere fondi per investimenti già in appalto.

Per accedere al contributo, gli investimenti dei Comuni non devono essere già finanziati con risorse proprie, contributi di terzi o mutui assunti dall’Ente. In caso l’opera sia co-finanziata con mezzi estranei al contributo erariale, si può far richiesta per l’importo rimanente.

Quali sono gli interventi finanziabili? Il Viminale precisa che il contributo spetta alle opere di messa in sicurezza del territorio, sono compresi gli interventi di progettazione, l’IVA e le spese tecniche, sono invece esclusi gli arredi e le opere di efficientamento energetico. Il finanziamento totale è di 5.225.000 euro per anno e può comprendere più opere. In questi casi, la domanda che l’Ente dispone è singola, ma comprende l’indicazione di diversi CUP.

Il CUP è il codice identificante ogni progetto di investimento ed è fornito dal sistema della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento per la Programmazione Economica. Contrariamente al passato, il codice sarà definitivo. Il Viminale, inoltre ricorda che dal 2019 sarà previsto il CUP programmatico che identificherà il progetto sin dal suo inserimento nei documenti di programmazione.

Per richiedere tale contributo basta che il Sindaco e il Responsabile Finanziario firmino la domanda. E’ altresì possibile richiedere il finanziamento per un progetto che coinvolga più Comuni, per questa casistica, il modulo dovrà essere compilato dalla stazione appaltante che si occuperà di affidare e pagare gli stati avanzamento lavori. Seguendo sempre questa ipotesi, l’opera dovrà essere inserita negli strumenti di programmazione degli Enti in questione. Si ricorda che l’opera dovrà essere affidata entro otto mesi dall’approvazione del decreto interministeriale, quindi entro il 2018.

Il totale delle risorse messe a disposizione per l’anno 2018 è di 150 milioni, se l’ammontare delle richieste superi le risorse disponibili, verranno favoriti nell’attribuzione quegli Enti che hanno una minore incidenza dell’avanzo di amministrazione (al netto della quota accantonata), rispetto alle entrate finali.

Inoltre, il Ministero pone l’attenzione sul comma 859 dell’art.1 della legge 205/2017, norma che regola i modi di recupero del contributo in caso di mancato rispetto dei termini di affidamento e rendicontazione.

Aggiornamento:

Una nuova versione delle istruzioni, pubblicata in data 14 febbraio, risolve l’incognita creatasi nei primi momenti dopo la diffusione della prima versione delle FAQ del Ministero dell’Interno.

Infatti, i contributi per un totale di 150 milioni, stanziati dal Ministero attraverso il comma 853 dell’ultima Legge di Bilancio (300 milioni nel 2019 e 400 nel 2020), potranno essere richiesti anche dagli Enti che avranno finanziato l’opera con mezzi propri di bilancio.

Scarica l'allegato per visionare le FAQ del Ministero dell'Interno



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