ASSUNZIONI NEGLI ENTI LOCALI: ARRIVA IL QUADERNO OPERATIVO ANCI

Dopo oltre un decennio di vincoli severi in materia di spese per il personale e di possibilità di nuove assunzioni, l’anno attualmente in corso sarà l’ultimo in cui si applicheranno i limiti al turn over introdotti dalla legge di bilancio del 2016 per il triennio 2016-2018 e, a decorrere dal 2019, tutti gli Enti locali potranno avere capacità di assunzione pari al 100% della spesa del personale cessato nell’anno precedente. Si spera con questa importante novità di poter invertire un andamento che nel giro di pochi anni, sostiene l’associazione nazionale dei Comuni, ha determinato una situazione generalizzata di drastica diminuzione del numero dei dipendenti, di riduzione del valore medio delle retribuzioni individuali e di notevole incremento dell’età media del personale. Il quaderno “Il personale degli Enti locali – Le assunzioni” appena pubblicato dall’Anci vuole essere uno strumento di ricognizione normativa “sintetica e ragionata sulla disciplina delle assunzioni, rappresentando anche attraverso quadri sinottici il regime in vigore per ciascuna tipologia di ente”. Anche perché, precisa l’associazione, negli ultimi anni la normativa di riferimento ha raggiunto un livello di stratificazione e complessità senza precedenti, tanto da rendere “indispensabile e urgente” una revisione organica della materia.
 
Vengono inoltre riportate dall’Anci delle importanti precisazioni relative a due provvedimenti ministeriali in materia, in particolare in merito alla predisposizione dei fabbisogni di personale da parte delle amministrazioni e allo svolgimento delle procedure concorsuali. Sulle linee di indirizzo per la predisposizione dei piani di fabbisogno di personale, pubblicate sul sito del Dipartimento per la funzione pubblica il 9 maggio 2017 e, attualmente, in fase di registrazione alla Corte dei conti (e non in vigore fino alla pubblicazione in G.U.), l’Anci puntualizza come queste non abbiano natura regolamentare ma rappresentino una metodologia operativa di orientamento per le amministrazioni e come, quindi, resti ferma l’autonomia organizzativa garantita agli enti locali dal Tuel e dalle altre normative specifiche vigenti. Ne discende quindi che anche i piani delle assunzioni per l’anno 2018, già approvati dalle amministrazioni, conserveranno la loro piena efficacia dopo l’entrata in vigore delle linee di indirizzo. Quanto invece alla direttiva numero 3 del 24 aprile 2018, emanata dal ministro per la Semplificazione e la Pa e concernente le linee guida per lo svolgimento dei concorsi per il reclutamento del personale, l’Anci ribadisce una precisazione su un punto qualificante della direttiva, che riguarda la centralizzazione delle procedure concorsuali, e che è contenuta nelle stesse linee guida. La soluzione, da realizzarsi attraverso lo strumento del concorso unico, nell’ottica di assicurare alle amministrazioni la possibilità di reclutare le migliori professionalità per le proprie esigenze non rappresenta in alcun modo un obbligo, ma l’adesione da parte degli enti locali alle procedure centralizzate può essere ritenuta facoltativa.