Previa conferma del testo di Bilancio 2020, ci potrebbe essere un’importante novità per l’Imu, costituita dalla reintroduzione del potere regolamentare per i comuni, come proposto dal comma 40, articolo 95. Con la lettara c) di quest’ultimo, viene previsto il rimborso di un’imposta versata per le aree divenute inedificabili, incaricando i comuni di gestire le regole e i limiti per una tale possibilità.
Sono anche altri i richiami alla vecchia Ici a cui si rifà la nuova Imu, tanto da portare a chiedersi se sia stato utile il passaggio da Ici a Imu e Tasi del 2012, quando gli interventi di correzione potevano essere attuati direttamente sulla vecchia tassazione.
Un reintroduzione che in ogni caso si riferirà alla nuova Imu, quindi ai periodi d’imposta che decorreranno dal 1° gennaio 2020; ovvero nessun rimborso in ogni caso per i periodi fino al 31 dicembre 2019, quando ancora erano attive le precedenti Imu e Tasi. I comuni dovranno stare attenti, in caso la citata ed ancora ipotetica reintroduzione del diritto al rimborso per le aree diventate inedificabili diventi legge, previo ritrovarsi con problemi nelle casse comunali. Sono infatti molti i comuni che hanno attuato (o stanno per attuare) delle varianti urbanistiche cosiddette “in diminuzione” dell’edificabilità, portando alla cancellazione di numerose aree prima considerate edificabili. Tali strumenti urbanistici provengono da un periodo in cui si erano previste ampie zone d’espansione, perché l’investimento immobiliare aveva un certo prestigio e interesse. Situazione cambiata drasticamente dopo la bolla finanziaria del 2008 e la relativa crisi del mercato immobiliare. Tale crisi ha portata a una rivisitazione dei piani urbanistici, tanto che le norme regionali hanno virato sul recupero del patrimonio immobiliare già esistente, piuttosto che dall’idea precedente di ingurgitare nuovi terreni. Una situazione di crisi ancora perdurante, che potrebbe causare una rivisitazione al ribasso delle ipotesi di sviluppo dei territori, da cui la cautela necessaria ai comuni ad affrontare l’introduzione dei nuovi regolamenti Imu, con la possibilità del rimborso d’imposta per le aree destinate a diventare inedificabili. Le somme andranno infatti rimborsate entro appena 180 giorni dalla presentazioni delle istanze da parte dei richiedenti risarcimento.
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