La Rivista del Sindaco


Fase 2 cosa si potrà fare?

Rassegna Stampa
di La Posta del Sindaco
27 Aprile 2020

Con il discorso di ieri, il Premier Conte ha rivelato quali sono le novità riguardanti le misure in atto per contrastare l’emergenza sanitaria. Cosa cambierà nei prossimi giorni?

Dal 4 maggio, è stato ribadito e mantenuto l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti, che cambierà modulo potendo permettere la motivazione di visita ai famigliari più stretti (genitori, sorelle, fratelli, nonni), sempre indossando la mascherina ed evitando assembramenti anche in casa. Possibile il rientro nel proprio domicilio o residenza, se ci si è trovati bloccati in una città diversa, a causa del lockdown, trovandosi distanti da casa per questioni di lavoro o studio. Allo stesso modo saranno permessi gli spostamenti tra regioni, ma solo per motivi di lavoro e di salute. Funerali consentiti per i parenti più stretti ed alla presenza di non più di 15 persone, preferibilmente all’aperto.

Si potrà anche tornare a fare attività motoria, sempre nel rispetto delle distanza di sicurezza di almeno un metro (tranne per persone conviventi nella stessa casa). Per l’allenamento e l’attività sportiva la distanza da rispettare è invece di due metri. Ingresso ai parchi consentito, sempre distanziati ed evitando assembramenti, con ingressi contigentati.

Ripartono le attività produttive già da oggi, per quelle aziende ritenute strategiche, per il manifatturiero e per i cantieri dell’edilizia, mentre dal 4 maggio riaprirà anche il commercio all’ingrosso che fornisce queste filiere. I ristoratori (che già potevano fare servizio a domicilio) potranno utilizzare la modalità di vendita d’asporto. Permane il divieto di consumare all’interno del locale, e all’esterno devono essere evitati assembramenti, rispettando quindi il distanziamento tra le persone.

Il 18 maggio si riapriranno musei, mostre e luoghi culturali all’aperto ed a questa data si è posticipata la riapertura della vendita al dettaglio (prima prevista e sperata per l’11 maggio). Seguirà quindi un periodo di monitoraggio della situazione di 14 giorni, per decidere poi sui passi successivi.
Si prevede la riapertura di bar, ristoranti, saloni estetici, barbieri e parrucchieri per l’1 giugno.

Per quanto le mascherine chirurgiche, è stata firmata l’ordinanza che ne fissa il prezzo a 50 centesimi al netto dell’iva, dal commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. Vista la loro importanza, se ne impediranno in questo modo speculazioni, favorendone l’acquisto.
Diverse restrizioni andranno poi confermate da
enti e regioni, che potranno imporre in base alla situazione locale regole meno lievi.


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